Redazione, Il Messaggero 13/5/2010, 13 maggio 2010
LA TERZA VOLTA DEL MINISTERO
Non solo la casa, acquistata con i 900 mila euro portati con assegni circolari dall’architetto Angelo Zampolini, ritenuto un prestanome del costruttore Diego Anemone. Per Claudio Scajola, Anemone avrebbe eseguito anche le ristrutturazioni degli appartamenti. Più volte e in diversi periodi. Almeno così secondo la lista in mano agli inquirenti. Il nome di Scajola, infatti, torna più volte nell’appunto sequestrato al costruttore.
Si legge nell’elenco: Anemone nel «2003», «(2003-101) Scajola via Barberini 38/via del Fagutale». Quando si passa al 2004, ci sono due annotazioni: stessi indirizzi e nessun nome: «via del Fagutale Colle Oppio», l’appartamento che l’ex ministro, per i pm, avrebbe acquistato nel 2004 con i soldi ricevuti da Anemone. Poi «via Barberini 38», dove accanto alla via e al civico è annotato «Impianto Elevatori». Quindi un appunto dell’anno successivo. Ancora Scajola, siamo nel 2005. Anemone segna in lista «Ministero attività produttive via Molise ufficio Scajo». Intanto gli inquirenti cercano di stabilire chi sia la ”Fabiana” della lista. Se sia l’ex segretaria di Scajola, Fabiana Santini, oggi assessore della giunta Polverini. Negli appunti di Anemone si legge: «Appartamento Fabiana» e più avanti «Fabiana F.I.» (2003), «Fabiana via Menotti 24» ultimo appunto datato 2007. Ma la Santini nega di essere lei la Fabiana nominata da Anemone.