Principale Observatoire du Stress et de la mobilitée France Télécom, ParisMatch, FranceSoir, Il Sole-24 ore, LaProvence, Rtl,, 13 maggio 2010
Censimento dei suicidi e dei tentativi di suicidio a France Télécom 2010 10 Maggio. (Suicidio) (45) Lille
Censimento dei suicidi e dei tentativi di suicidio a France Télécom 2010
10 Maggio. (Suicidio) (45) Lille. Nella notte tra il 10 e l’11 maggio Denis D. vicedirettore della AVSC Nord, (Agenzia Vendita e Servizio Clienti) si suicida sulla pubblica via a Marq-en-Baroeul, Lille. Aveva spedito una mail al suo diretto superiore per indicare che le ragioni del suo gesto erano personali. Aveva 59 anni.
9 Maggio. Suicidio (44) Lille. Dominique D. Un tecnico che lavora in un ripartitore de Lille si suicida impaccandosi a casa sua a Loos. «Il suo responsabile, preoccupato di non vederlo al lavoro, lo ha trovato a casa morto» ha sottolineato il portavoce della France Télécom (fonte Il Sole-24 ore 11/5/2010). Aveva 52 anni. 2 o 3 Maggio. (Tentativo di suicidio) Bordeaux. In mobilità forzata nel centro d’ascolto Orange di Bordeaux tenta il suicidio alla vigilia del suo rientro al lavoro dalle ferie, ingoiando barbiturici. il secondo tentavo, il primo un anno e mezzo prima. Ha 55 anni. Aprile (due suicidi e un tentativo)
27 aprile (tentativo) Toulouse. Un tecnico di pronto intervento del UI (Unità interventi) di Midi-Pyrénées si butta da un ponte a Toulouse alle 10, durante l’orario di lavoro. Aveva la macchina aziendale. Negli ultimi tempi ha fatto molti periodi di malattia e la ditta sembra non avere svolto le visite mediche obbligatorie per il rientro causa mancanza risorse mediche. in gravi condizioni. Ha 28 anni.
23 Aprile (suicidio) (43) Haut-de-Seine. Una giovane donna che lavorava alla direzione Ricerca & sviluppo a Issy-Les-Moulineaux si è defenestrata da casa sua. Aveva 31 anni.
12 Aprile (suicidio) (42) Parigi. Martine C. Un’assistente della Gestione risorse umane nell’agenzia Pro di rue Philippe Auguste a Parigi si suicida a casa sua. Era in malattia da lungo tempo. Aveva 47 anni.
21 Marzo (suicidio) (41) Lione. François R. Un impiegato di Lione, spesso in malattia per problemi di salute, si suicida a casa sua. Da quattro era contabile addetto alla fatturazione ma prima era un tecnico. Era solitario. Aveva 50 anni.
15 Marzo (tentativo) Chalon-sur-Saône. Un impiegato del call center del servizio reclami di Chalon in Champagne tenta il suicidio pugnalandosi sul luogo di lavoro. Ci aveva già provato il 9 marzo dopo aver spedito un Sms ha una rappresentante del personale.
10 Marzo (suicidio) (40) Lille. Joël C. La notte tra il 10 e l’11 marzo un manager dell’UAT Nord Est (Call center tecnico) di Lille si suicida nel suo domicilio. Non smetteva mai di lavorare. Aveva 51 anni. 10 Marzo (tentativo) Chalon-sur-Saône. Un’impiegata del servizio reclami di Chalon-sur-Saône tenta il suicidio. Era in malattia.
25 Febbraio (suicidio) (39) Saint Quentin. Daniel D. Un impiegato nei servizi tecnici da 25 anni poi mobilitato come agente di commercio a Saint Quentin dal 1 novembre 2009 si suicida a casa sua. Aveva 54 anni.
24 Febbraio (suicidio) (38) Montpellier. Annie N. Un’impiegata della direzione dei Servizi clienti Impresa di Montpellier spostata al contatto clienti chiede il trasferimento. Le viene rifiutato. Depressa dopo l’ennesimo colloquio con la responsabile delle risorse umane andato male si suicida a casa sua con una massiccia dose di barbiturici. Aveva 50 anni.
Senza data certa (suicidio) (37) Pas-de-Calais. Un’impiegata dell’Unità interventi Nord Pas-de-Calais si suicida. Era in malattia perché ci aveva già provato prima.
19 Febbraio (suicidio) (36) Lens. Eric B. Un impiegato del call service Orange di Lens viene ritrovato morto suicida nella sua macchina. Aveva 54 anni.
12 o 13 febbraio (suicidio) (35) o 15? Parigi. [Dominique M.?] Un project designer dell’Unità interventi di Parigi si suicida. Era in malattia per depressione. Aveva 53 anni. Divorziato da quindici anni.
11 Febbraio (suicidio) (34) Digione. Stéphane D. un quadro di un’agenzia specializzata nelle imprese si suicida nella sua casa di Dijon dopo lunghi periodi di malattia. Aveva una trentina d’anni.
8 febbraio (suicidio) (33) Rouen. Jean-Michel C. un tecnico dell’Unità interventi Normandia si impicca fuori dal suo posto di lavoro a Rouen. Ci è arrivato con l’auto aziendale.
Senza data certa (tentativo di suicidio) Un tentativo di suicidio ha avuto luogo a Clermont-Ferrand
26 gennaio (suicidio) (32) Hirson. Thierry V. Un vecchio tecnico riconvertito da dieci anni come al centro d’ascolto di Hirson si toglie la vita fuori dal posto di lavoro. Aveva una cinquantina d’anni.
6 gennaio (tentativo di suicidio) Un’impiegata del call center di Albi tenta di defenestrarsi ma viene trattenuta dai colleghi.
3 gennaio (tentativo di suicidio) Un impiegato a mezzo tempo del call centre di Evreux tenta di suicidarsi. part-time perché in terapia per combattere la depressione.
2 gennaio (suicidio) (31) Arceuil. Jérome D. Un’impiegato di Arceuil si suicida per motivazioni considerate personali. Aveva 33 anni.
2 gennaio (suicidio) (30) Quimper. Signor S. Un impiegato di Quinper di recente spostato al Servizio soluzioni clienti si spara. ancora in corso un’indagine. 2009 Dicembre (tre suicidi)
Senza data (suicidio) (29) Parigi. Un impiegato di Globecast si suicida a Parigi nel terzo arrondissement.
6 dicembre (suicidio) (28) Villeneuve d’Ascq. Un addetto all’estrazione dei dati a Villeneuve d’Ascq (Nord) si suicida a casa sua. Aveva 43 anni.
4 dicembre (suicidio) (27) Isère. Un impiegato di call center nell’Isère si suicida per motivi personali. Da sei mesi era in malattia per depressione.
14 novembre (suicidio) (26) Laester. Un’agente clienti della direzioni Grandi Conti (imprese) a Laester (Morhiban) si suicida a casa sua.
13 ottobre (tentativo) Reattu. Un agente dell’UPR Sud Est (unità di pilotaggio rete) a Reattu, colpito dal suicidio di Michel (2 luglio) ha spedito sms alla sua famiglia e ai suoi manager prima di provare a suicidarsi a sua volta. I pompieri sono stati avverti in tempo. Ha 54 anni.
15 ottobre (suicidio) (25) Lannion. Didier (Secondo Nouvel Obs - Alain Secondo La Repubblica) ingegnere da 13 anni della direzione Ricerca e sviluppo, considerato come uno dei migliori elementi della sede di Lannion (Côte d’Amor) . Era in malatia da un mese per depressione nervosa dovuta all’ansia sul lavoro. Un collega lo ha descritto come disperato e stressato. Temeva che l’azienda lo mettesse in mobilità forzata. Si impicca il 15 ottobre a casa sua. Lo ritrova la moglie al ritorno dalla spesa. Lascia una lettera nella quale sottolinea la delusione per la mancata promozione nella sede di Rennes. Amava dipingere paesaggi, barche e maree. Il 16 ottobre gli impiegati FT hanno organizzato una marcia silenziosa in omaggio al loro collega. Aveva 48 anni. (altra fonte: leparisien.fr)
9 settembre (tentativo di suicidio) Yonel Dervin, un tecnico dell’Unità interventi Champagne-Ardennes, a Troyes nell’Aube si infilava un coltello nell’addome mentre esprimeva il suo sincero disaccordo in una riunione di servizio a Pont Sainte-Marie sul suo trasferimento obbligatorio. I posti disponibili erano a centanio di chilometri. Questo evento è stato archiviato come incidente di servizio da France Télécom. «Sembrerò kamikaze ma sarei capace di ritornare a lavorare al mio vecchio posto di lavoro perché amo il mio mestiere. stato solo un incidente» ha dichiarato Yonel Dervin a Canal 32. Ha un cinquantina d’anni.
11 settembre (suicidio) (24) Parigi. Stéphanie, detta Fanny, abita in 40 metri quadri al piano terra di vecchio immobile a Sainte-Mandé vicino Parigi con un coniglio Zébulon e un gatto Frimousse. A casa sua c’è solo una riproduzione di Miro, il suo autore preferito. Fanny non vuole essere fotografata, è diventata bulimica, ha preso 25 chili in cinque anni dopo la morte prematura della madre nel 1996 (edema polmonare. Aveva 52 anni). Sotto la Tv qualche Dvd di cartoni animati e un vaso di fiori finti davanti al camino è l’unica nota colorata dell’appartamento. A 23 anni entra a France Télécom dopo aver superato con ottimi risultati i suoi studi. «L’inizio dell’inferno» dichiarerà suo padre. Durante la ristrutturazione di FT viene ricollocata già due volte. L’11 settembre è alla divisione Imprese a Parigi nel 17esimo arrondissement in rue Médéric. In una riunione le annunciano che suo responsabile di servizio sarà ben presto il suo nuovo capo. Un cambiamento di troppo non lo poteva accettare. «Per avere quel che sto per avere meglio morire». troppo per lei. Invia una mail a suo padre Guy. Si cambia più volte abito e verso le 18 si lascia cadere dalla finestra dal quarto piano del suo ufficio di rue Médéric. Agonizzante sul marciapiede ha detto «ho freddo». L’hanno coperta. (Fonte ParisMatch) La mail inviata alle 17.10.11 al padre Guy: «Buona sera papà, quando ti ho chiamato questa mattina mi hai detto che non sembravo in forma. Hai ragione. Le mie pulsioni suicida sono tornate. Ho deciso di farlo questa sera. Oh, è inutile avvisare il proprietario perché metterò fine ai miei giorni al lavoro. Il mio capo non lo sa ma sarò la 23esima impiegata a suicidarsi. Non accetto la nuova riorganizzazione del servizio. Cambio capo e, per avere qual che sto per avere, meglio morire. Lascio la mia borsa con portatile e chiavi in ufficio. Porto con me la carta di donatrice d’organi, non si sa mai... A parte questo, non dimenticare di andare a prendere Zébulon e Frimousse per darli da mangiare. Mi dispiace che tu debba ricevere questo genere di messaggi ma sono più che persa. Ti voglio bene papà. Stéphanie» 11.9.2009 ore17.10.11 secondi (Fonte ParisMatch). Ha una sorella di 11 anni più grande, Isabelle. Questo evento è stato archiviato come incidente sul lavoro da France Télécom.
14 settembre (tentativo di suicidio) Una giovane tenta di suicidarsi a Metz ingoiando barbiturici sul posto di lavoro. Era in conflitto con France Télécom per discriminazione e aveva appena ricevuto una lettera di mobilità.
21 settembre (tentativo di suicidio) Tentato suicidio a Thionville (Moselle)
28 settembre (suicidio) (23) Alby-sur-Chéran. Jean-Paul Rouennais, ricollocato nel centro d’ascolto d’Annecy, sposato con Annie e padre di due figli di 12 e 7 anni, si lancia il 28 settembre alle 9.30, mentre si recava al lavoro, da un viadotto sull’autostrada A41 all’altezza di Alby-sur-Chéran (Haute-Savoie) e muore. In macchina lascia una lettera alla moglie nella quale incolpa FT per il suo gesto. « il ricollocamento lo ha ammazzato» (intervista di RTL Annie Rouennais fonte Rtl.fr) Il caso viene archiviato come incidente sul lavoro da France Télécom dopo una mobilitazione di tutte le federazioni sindacali e un’indagine dalla CHSCT. Assunto dal 1978 in qualità di consulente clienti impresa Aveva 51 anni.
6 agosto (tentativo di suicidio) Signora B. impiegata della Gestione Tecnica Clienti dopo l’annuncio di una mobilità forzata prende troppe medicina. Verrà ricoverata.
11 agosto (suicidio) (22) Besançon. Nicolas G., celibe, senza figli. Ricollocato come tecnico interventi presso i clienti (Tic) Bourgogne Franche Comté (Besançon) dopo la soppressione della sua qualifica. Il 3 luglio i Tic vengono obbligati a turni di 48ore settimanali per aumento di richieste. Nicolas non regge il ritmo nonstanta sia già seguito da un assistente sociale per problemi personali. Si suicida nel suo garage dopo aver provato a chiamare la sua fidanzata. A Marzo del 2010 Ispettorato del Lavoro ha aperto un’indagine per omicidio involontario. Lascia una lettera. Nicolas è stato assunto nel 2005 come tecnico interventi rete spostato agli interventi clienti nel gennaio 2009 Aveva 28 anni. Quando gli annunciano il ricollocamento il 19 settembre 2008 si sente male e viene ricoverato. Riprende il lavoro il 28 settembre. Il 5 gennaio inizia il suo nuovo mestiere senza alcuna formazione (una settimana prima di ammazzarsi si lamenterà di questa mancanza presso l’ufficio del personale). La lettera. Nella lettera spiega la sua sofferenza per la rottura del suo fidanzamento nel 2006 ma anche che: «Il mio lavoro mi fa soffrire. Mi soffocano e FT non fa niente per tutelarmi. FT mi ha messo nella merda finanziariamente facendomi cambiare lavoro. Oggi mi hanno insultato, vessato, urlato. Ho chiesto aiuto ma niente la gente se ne fotte. Sono a disagio con i clienti, il lavoro fa schifo e la gente è stronza (anche cretina). I soldi... anche questa settimana faccio 48 ore. Lavoro dalle 8 alle 19.30 con mezz’ora di pausa e capi e colleghi non mi rispondono quando li chiamo. Sono arrabbiato con Ft. Ft è largamente responsabile di quel che mi succede. Bisogna fare una dichiarazione d’incidente sul lavoro». [vedi sch. 189120 per lettera ai dipendenti di FT - Francese].
29 agosto (suicidio) (21) Lannion. Michel, tecnico della rete ad alta velocità (Côte d’Amor Bretagne) si suicida nel suo domicilio. Sposato padre di 3 figli. I colleghi sostengono che sia a causa delle condizioni di lavoro. Aveva 53 anni. Luglio (due suicidi e un tentativo)
13 luglio (suicidio) (20) Marsiglia. Michel Deparis, impiegato quadro, da trent’anni in FT (in via Réattu a Marsiglia). Era uno sportivo, correva la maratona. Era andato persino a New York. La notte tra il 13 e il 14 luglio [festa nazionale] mette fine ai suoi giorni in casa sua. Viene ritrovato dalla sorella Veronique. Ha lasciato una lettera che accusa la direzione: «Mi suicido a causa del mio lavoro. E’ l’unico motivo. La disorganizzazione totale dell’azienda mi ha perturbato e disorganizzato. Sono diventato un relitto. Meglio finirla» (fonte le figaro). FT si rifiuta di riconoscere questo suicidio come incidente di servizio. Aveva 51 anni. [Celibe, senza figli ha due sorelle Veronique e Christine. La famiglia non ha voluto i dirigenti FT ai funerali poiché hanno qualificato il caso «Dramma personale». «Non ci hanno fatto neanche le condoglianze» ha detto Christine (fonte: Le figaro) – Lettera del 13.7.2009: «All’attenzione della mia famiglia. E dei miei colleghi di lavoro Diffondere questa lettera ai miei colleghi e ai delegati del personale Mi suicido a causa del lavoro a France Télécom. la sola causa. Urgenza permanente, sovraccarico di lavoro, assenza di formazione, disorganizzazione totale dell’impresa. Management attraverso il terrore! Tutto ciò mi ha totalmente disorientato e perturbato. Sono diventato un relitto, meglio finirla. In più, recentemente mi hanno attribuito un aumento di salario più importante di quello degli altri e, essendo molto maldestro, l’ho comunicato ai miei colleghi. Molte persone me l’hanno rimproverato. (Parecchi non avevano avuto nessun aumento, e non lo sapevo).Maio non l’avevo chiesto questoaumento. Ecco un’altra conseguenza dell’individualizzazione dei salari. Tutto ciò crea un brutto ambiente. ciò che vuole il management. D’altronde, essendo negli ultimi giorni in uno stato penoso, ho commesso molti altri errori di goffaggine che possono essere stati mal interpretati. E mi sono messo io stesso in una brutta situazione, in una trappola. Ma alla base,insisto, è il lavoro che ha provocato tutto ciò e quindi France Télécom è responsabile del mio suicidio. Michel Deparis PS: lo so che molte persone diranno che ci sono altre cause (sono solo, celibe, senza figli, etc.). Ma no, con tutto questo me la sono sempre cavata bene. proprio il lavoro l’unica causa. Michel Deparis» (Fonte: Anthony Jammot Laprovence.com) «Erano mesi che mio fratello si lamentava del lavoro. [...] Non voleva mettersi in malattia perché temeva che l’azienda approfittasse della sua debolezza e gli si sarebbe ritorta contro. [...] Qualche tempo prima dei tecnici sono andati a cambiargli il monitor e lui ha risposto che ”probabilmente non ne avrò bisogno”. I suoi colleghi mi hanno avvisata così ho chiamato Michel ma lui mi ha rassicurata. [...] sicuramente colpa del lavoro, lo ha precisato anche nella sua lettera sottolineando il fatto che non aver figli e non essere sposato non ha alcun impatto sul suo gesto» Veronique in una intervista a La Provence]
17 luglio (tentativo di suicidio) Marsiglia. Un collega di Michel tenta il suicidio a casa sua ingoiando medicine. Viene scoperto e salvato dai suoi colleghi dell’UPR di via Réattu a Marsiglia.
30 luglio (suicidio) (19) Quimper. Un tecnico dell’UI Bretagne a Quimper in ferie si butta da un ponte il giorno prima di riprendere il lavoro. I suoi colleghi sostengo che sia a causa del lavoro. Giugno (4 tentati suicidi e un suicidio) Tre tentati suicidi denunciati da il CE Centro Est Un tentativo di suicidio a l’UPR Sud Est a Lione
29 giugno (suicidio) (18) Saint-Lo. Un’impiegata commerciale del call service di Saint Lo dopo aver appreso lo spostamento in un negozio come venditrice si taglia le vene con uno scalpello. Maggio (un tentativo e un suicidio)
25 maggio (suicidio) (17) Parigi. Joël J., tecnico di ingegneria Reti dell’RSI-DEI nella sede Kellermann di Parigi, vive in un appartamento al sesto piano in banlieue, poco arredato, dorme su un divano letto. Si è gettato giù ed è morto sul colpo. Era in depressione da 15 anni non aveva realizzato i suoi sogni di ballerino. Prima di togliersi la vita ha inviato una mail che incolpa chiaramente FT. Aveva 44 anni. .
Senza data (tentativo di suicidio) Mentbéliard. Un venditore dell’Agenzia di distribuzione Grand Est tenta il suicidio nel suo negozio a Montbéliard con barbiturici.
3 aprile (suicidio) (16) Nanterre. Un incaricato Affari dell’Unità interventi Haut-de-Seine (a Nanterre) è stato ritrovato impiccato a casa sua da due colleghi. L’indagine dichiarerà il suicidio per motivi personali
7 aprile (suicidio) (15) Quincampoix. Un tecnico dell’Unità interventi Normandia a Quincampoix si spara in un locale tecnico. L’indagine dichiarerà il suicidio per motivi personali.
8 aprile (suicidio) (14) Guingamp. Un tecnico l’Unità Interventi Bretagne a Guingamp si suicida.
20 aprile (suicidio) (13) (20 aprile secondo observatoire 22 secondo Rapporto) Parigi. Anne Sophie C, quadro ingegnere tecnico-commerciale del servizio Imprese nella sede di Fulton a Parigi si suicida a casa sua. Aveva 42 anni. Assunta dal 1997 a F. Al momento del suicidio era nella gestione relazioni clienti dell’agenzia banca e assicurazioni. Ha cambiato 4 volte posto di lavoro ed ogni volta senza formazione da parte dell’azienda. stata in malattia Febbraio a maggio 2008. Il 27 giugno 2008 è stat ritenuta non idonea al posto di ingegnere tecnico dal medico di lavoro. Da un dato il datore di lavoro le affidava delle missioni con l’obiettivo de cercarsi un’altro posto del lavoro. Al momento del suicidio era ancora in missione.
17 marzo (un tentativo) Un tecnico dell’Unità interventi tenta di buttarsi dalla finestra ma viene trattenuta dai colleghi. La direzione contesta persino la menzione di tentato suicidio
10 febbraio (tentativo) Un tecnico dell’UI Parigi tenta il suicidio assumendo medicine nella sua auto aziendale. Verrà ritrovato a centinaia di chilometri dal luogo di lavoro.
10 febbraio (malessere) Toulon. Un commerciale quadro è morto per un malessere nel bel mezzo di una riunione a Toulon. Aveva subito una ristrutturazione recente e i suoi colleghi incolpano l’azienda per lo stress lavorativo. Aveva 52 anni.
Gennaio 28 gennaio (suicidio) (12) Toulon. Un tecnico che lavorava nella sede di Toulon-Devaly si suicida nel suo domicilio. Le condizioni di lavoro sono messe in causa. 2008
4 dicembre (tentativo) Tarbes. Un consulente dell’Unità interventi Midi-Pyrénées riconvertito in un’attività di pilotaggio reti tenta di defenestrarsi dal suo ufficio. La direzione si rifiuta di dichiarare l’incidente sul lavoro.
Novembre 9 novembre (suicidio) (11) [Amiens] Un tecnico dell’UI Picardie si suicida.
1 settembre (suicidio) (10) Un tecnico si suicida per ragioni personali probabilmente buttandosi da una falesia.
1 settembre (suicidio) (9) Parigi. Un subappaltatore si suicida per impiccagione nella sede Philippe Auguste di France Télécom a Parigi. ( il primo subappaltatore a suicidarsi)
16 settembre (suicidio) (8) Lille. Un informatico si suicida a casa sua a Lille. Lavorava a Parigi. Le sue condizioni di lavoro vengono messe in causa.
Luglio 2 Luglio (suicidio) (7) Jean-Michel, 54 anni, sposato padre di tre figli, tecnico di FT, specializzato nei satelliti ma la sua sede Bercenay-en-Othe è stata chiusa. Viene ricollocato in un centro d’ascolto a Troyes (Aube) dedicato alla telefonia mobile, «è propositivo vuole provarci, adattarsi» racconta una sua collega delegata sindacale su Sud-Télécom «ma nel call center è diventato un numero da circo gli si diceva che buon buon venditore porta a casa i soldi. La direzione esigeva pratiche commerciali di cui lui non aveva ancora padronanza. Allora ha fatto domanda di trasferimento un po’ ovunque ma nessuno lo ha preso. crollato» - e teme di non raggiungere gli obiettivi, è terrorizzato dalle direttive aziendali (esempi fatti da colleghi di altre sedi: 5,2 chiamate l’ora, 1 minuto e trenta per compilare il report, raggiungere almeno il 60% dell’obiettivo pena trasferimento etc...) le due parole «Evloversi, adattarsi» dette dalla direzione gli frullano nel cervello fino a mandarlo in crisi. Il 2 luglio al telefono con una sua collega e sindacalista Anne-Marie: «Non ci credeva più. Abbiamo parlato a lungo. Poi ho sentito il treno ed è finita». In macchina lascia un lettera per Anne-Marie che finisce così: « Se solamente il mio gesto servisse a qualcosa. Scusami se mi sono arreso e ancora grazie». Dal rapporto Il 2 luglio Jean-Michel non si è presentato al lavoro. Sua moglie dopo aver ritrovato un biglietto ha subito chiamato in ufficio informando dell’intenzione suicidaria del marito. Alle 18.15 chiama Anne-Marie alle 19.15 la conversazione si è brutalmente interrotta. Il corpo è stato ritrovato sulla ferrovia in serata dai carabinieri. Lavorava a FT dal 1993. Fino al 2003 era tecnico di produzione e manutenzione. Da aprile 2003 per via di una riorganizzazione interna di Ft è stato spostato nel ramo telefonico a Troyes (la maggior parte dei suoi colleghi ha fatto la stessa fine). Ha ricoperto le cariche di: Front office (contatto telefonico con la clientela) e back office (ufficio reclami senza il contatto con la clientela). Febbraio 2007 oltre ai pareri medici, Anne Marie sindacalista ha segnalato il malessere di Jean-Michel chiendo una soluzione. Jean Michel lascia una lettera alla direzione: «Quando lavoravo ero solo un automa davanti ad uno schermo. Il fatto stesso di essere rinchiuso tra queste mura mi demoralizzava. Io non chiedevo molto. Solo fare un lavoro più manuale e tecnico come lo chiedevano per me la dotoressa e l’assistente sociale». Nel 2005 Jean Michel ha fatto domanda persino per un posto da magazziniere [autodequalificandosi] ma gli è stato rifiutato. «Ecco adesso potete dormire tranquilli. Vi libero di me. Era il vostro scopo? A quanto dite per me non c’è nient’altro. Siete una banda di carogne pronti a tutto per liberarvi della gente in difficoltà o che da fastidio. Tutti i mezzi sono buoni per raggiungere i vostri obiettivi. l’unico punto sul quale siete tutti d’accordo.Le uniche soluzioni per noi sono o andare via o farla finita come me». A una sua collega dice «Per loro sono solo una merda incapace e ingombrante. Mi hanno forzato a prendere la malattia per non dovermi sopportare. Lavorare tra queste mura per me è il corridoio della morte. Meglio lasciarci morire (purtroppo non sono il solo). Uno in meno è sempre buono per gli obiettivi». Non è stato ufficialmente riconosciuto l’incidente sul lavoro.
Maggio 24 maggio (suicidio) (6) Longwy. Un tecnico dell’UI Alsace Lorraine (Longwy - Meurthe-et-Moselle), si toglie la vita: «non riusciva a assimilare le nuove tecniche» ha precisato la CGT.
19 maggio (suicidio) (5) Alain A., un tecnico dell’UI Normandia (Bernay) si suicida sul luogo di lavoro.
17 maggio (suicidio) (4) Un tecnico dell’UI Alsace Lorraine (Strasbourg) viene ricollocato i nuovi orari e la tensione sono troppo pesanti. Si suicida. Lascia una lettera.
29 maggio (suicidio) (3) Un tecnico dell’UI Normandia (Evreux) si suicida
Marzo (1 suicidio – 1 tentativo) 26 marzo (tentativo) Rouen. Un impiegato quadro dell’Unità contabile i Rouen tenta il suicidio buttandosi dalla finestra del suo ufficio. Viene trattenuto dai suoi colleghi).
29 marzo (un suicidio) (2) La Roche su Yon. Un tecnico dell’UI Pays de Loire (La Roche sur Yon) si suicida.
Febbraio (1 suicidio) (1) 19 febbraio (suicidio) Amboise. Un tecnico dell’UI ricollocato in centro d’ascolto in Val de Loire (Amboise) si impica in sede. FT liquida il caso come «un doloroso dramma». Al dipendente poco tempo prima era stata ritirata la patente di guida per guida in stato di ebbrezza. Ft attribuisce a questo evento il gesto disperato del tecnico. Aveva 51 anni. (altra fonte: Francesoir)
TELECOM Nella nuova sede di France Télécom (periferia nord di Parigi) le terrazze saranno inaccessibili, le finestre impossibili da aprire, le trombe delle scale anti-caduta, ecc. Tra impiegati e manager si sono tolti la vita negli ultimi due anni 42 dipendenti, otto dei quali nel 2010. Il palazzo anti-suicidi sarà illuminato da lampade soft, in modo da evitare ansie. Fonte: Alberto Toscano, Il Giornale 10/3