Varie, 13 maggio 2010
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GUGLIOTTA Stefano
• Roma 1985 (~) Picchiato e arrestato dalla polizia la sera della finale della Coppa Italia 2010 (5 maggio, Inter-Roma 1-0), restò a Regina Coeli fino al 12 maggio, quando il gip Aldo Morgigni accolse la richiesta di scarcerazione («Non ci sono esigenze cautelari») avanzata dalla procura • «[...] ”Stefano non è neanche un tifoso - dice in lacrime la mamma, Raimonda - e se proprio vogliamo dirla tutta è anche simpatizzante della Lazio, ma allo stadio lui non c’è mai andato”. Tutto è successo in una manciata di minuti. Stefano era uscito per andare a festeggiare il quindicesimo compleanno del cugino in un pub a 400 metri da casa sua. Alle 23 e 45 è arrivato davanti al locale ”Regina di cuori” di viale Pinturicchio. Ma era chiuso. Così Stefano, che portava sul suo scooter anche un amico, ha fatto inversione, per tornare indietro. A questo punto un agente si è avvicinato e, a quanto si sente dal video girato dai residenti, si è rivolto a lui dicendo: ”Che fai? Guardi? Che state a fa’?»” Subito il primo schiaffo. Stefano ha reagito chiedendo al poliziotto perché lo avesse colpito e in un attimo è stato accerchiato e preso a manganellate da un gruppo di agenti in tenuta anti-sommossa. ”Aiuto, aiuto, ma che state facendo?”, ha gridato il ragazzo. Qualcuno dai palazzi ha urlato: ”Basta, siete in venti contro uno, lasciatelo stare”. Poi il filmato si interrompe. Quel che è successo dopo lo racconta il papà del ragazzo, Mario. ”Stefano è stato portato dentro lo stadio con una camionetta e lì lo volevano costringere a firmare un foglio in cui non accettava il soccorso sanitario. Mio figlio ha messo la crocetta su ”accetto’. Poi l’hanno trasportato in carcere”. E [...] il gip ha convalidato l´arresto. [...] Secondo la questura Stefano Gugliotta ha partecipato agli scontri dei tifosi. Armato di un bastone - ”ma era una stampella dell’amico infortunato che era con lui sul motorino”, secondo il difensore Cesare Piraino - ha scagliato oggetti contro i poliziotti e sarebbe fuggito. Riconosciuto in viale del Pinturicchio è stato fermato. ”La polizia cercava un ragazzo con una maglietta rossa, come quella di Stefano - osserva l’avvocato - Forse generato da questo lo scambio di persona”» (Federica Angeli, Laura Serloni, ”la Repubblica” 9/5/2010) • «[...] Il video diffuso su youtube, una quindicina di testimonianze, hanno convinto il pm Francesco Polino e l’aggiunto Pietro Saviotti a scrivere che il giovane ”è stato vittima di un atto arbitrario della polizia” che giustificherebbe ”una reazione legittima”. Stefano resta sotto inchiesta per resistenza a pubblico ufficiale, ma sul registro degli indagati finisce il poliziotto del reparto mobile filmato mentre sferra un pugno al ragazzo. L’accusa è lesioni volontarie aggravate. Questo è solo il primo dei provvedimenti della procura nell’inchiesta sul pestaggio. Delicata la posizione di un secondo agente, che dice di aver ”preso a calci solo il motorino” di Gugliotta. Il pm sta valutando anche la condotta di altri due poliziotti. Stefano era in cella con il senatore Pedica dell’Idv quando gli hanno detto che poteva uscire. Senza nemmeno guardarsi allo specchio si è tolto un dente che gli hanno attaccato in carcere al posto di quello che le botte gli avevano fatto saltare. ”Ora andrò a farmi curare da un dentista vero”. Il ragazzo è pieno di lividi, segni di manganellate sulla schiena e su una coscia, i punti di sutura chiudono un taglio al centro della testa. Fuori lo aspettano la famiglia e gli amici. ”Stefano sei grande”. Un urlo lo accoglie quando si apre la porta carraia di un’uscita laterale di Regina Coeli. Gugliotta [...] lascia il carcere a bordo dell’auto del suo avvocato. Dopo sette giorni. Non ha quasi mai dormito ed è diventato preda di tic nervosi. ”Ma’ da oggi non magno più” aveva annunciato alla madre in mattinata. [...] La procura nel motivare la richiesta al gip Aldo Morgigni ha fatto riferimento all’articolo 393 bis del codice penale che sancisce la non punibilità di una persona per oltraggio a pubblico ufficiale quando questo ”ha ecceduto con atti arbitrari i limiti delle sue attribuzioni”. Il gip ha firmato la scarcerazione ribadendo però la resistenza ai poliziotti. Il giovane avrebbe colpito con calci alcuni agenti, pare per tentare di fuggire dal cellulare della polizia. Se sarà accertata le responsabilità di uomini in divisa, il Viminale si costituirà parte civile. Ma durante il question time il ministro Elio Vito ha ricordato con una forte sottolineatura i precedenti penali di Gugliotta, provocando polemiche. ”Sconcertante”, commentano i radicali. ”Stefano è uscito grazie al coraggio dei testimoni - dice l’avvocato Cesare Piraino - che si sono coraggiosamente offerti e hanno consegnato i video”» (Elsa Vinci, ”la Repubblica” 13/5/2010).