12 maggio 2010
I LIKE PER VOCE ARANCIO
Già da tempo gli utenti di Facebook conoscono il tasto ”Like”, che serve per esprimere apprezzamento a commenti, profili, foto e giochi presenti nelle pagine del social network. La novità è che da qualche giorno lo stesso tasto è stato messo su Cnn e Internet Movie Database, il sito di riferimento per gli appassionati di cinema. D’ora in avanti si potrà indicare il gradimento a ciò che si trova sul web e tutti gli amici di Facebook ne saranno informati.
Mark Zuckerberg, il ventiseienne inventore di Facebook, presentando la novità ha commentato: «Nel giro di 24 ore il tasto ”Like” verrà cliccato almeno un miliardo di volte». Ciò significa che quando il tasto ”Mi piace” si diffonderà, il social network diventerà una risorsa per conoscere i gusti degli iscritti.
Spiega Gianroberto Casaleggio nella sua rubrica Webcolumn (in onda su ClassLife): «L’utente Facebook che cliccherà il tasto ”Like” renderà pubbliche le sue preferenze nel suo profilo che verrà quindi aggiornato automaticamente sul social network, questa funzione permetterà a Facebook di accedere a informazioni sul comportamento dei suoi utenti. Sono dati quindi che potrà utilizzare in seguito a fini pubblicitari per promozioni mirate. Finora le inserzioni pubblicitarie di Facebook derivavano dai dati personali, quindi dalle informazioni che venivano fornite dagli utenti quando creavano il loro profilo, con il tasto ”Like” s’introduce il cosiddetto ”behavioral targeting”, targeting comportamentale. In sostanza userà le informazioni raccolte dal comportamento degli utenti per proporre loro beni e servizi affini alle loro preferenze».
Con il tasto ”Like” si può già manifestare il proprio apprezzamento per i ristoranti segnalati su Yelp (che raccoglie e classifica i posti dove mangiare negli Stati Uniti) e per i cosmetici di Sephora. Tra i siti che si apprestano a inserire la funzione ”Like”: Wikipedia, New York Times, Washington Post.
La Levi’s ha integrato la funzione nel proprio sito, proprio sotto ai vari prodotti, così si può vedere a colpo d’occhio quanti e chi sono gli utenti di Facebook a cui piace un certo articolo.
Si possono far conoscere anche i propri gusti musicali: negli Stati Uniti il tasto ”Like” è presente nella radio streaming Pandora (che da noi non si può ascoltare per motivi di licenze e diritti). Basta cliccare sull’icona del pollice e tutti gli amici di Facebook conosceranno i nostri gusti musicali.
Il pulsante ”Mi piace” può essere installato in ogni blog o sito (a questo link le istruzioni per aggiungere la funzione).
Su Facebook, quando la funzione ”Diventa fan” è stata sostituita da ”Mi piace”, sono subito nati gruppi di protesta. Per esempio «Addicted to ”Become a fan” button!» (sono dipendente dal pulsante «diventa un fan») e, in italiano, «Ridateci ”Diventa Fan”!».
Il verbo «laicare» è già di uso comune nelle discussioni su forum e blog.
Il meccanismo alla base di tutto è quello del passaparola: se una cosa è piaciuta ai miei amici potrebbe piacere anche a me. Il giudizio sintetizzato dal pollice, al di fuori di Facebook, è stato adottato anche da YouTube, che nella sua recente rivisitazione grafica ha eliminato la valutazione dei video fatta con le stelle. Precedentemente si poteva esprimere il gradimento per un filmato cliccando sulle stelline: una se era piaciuto poco, due un po’ di più, fino a un massimo di cinque. L’analisi dei voti da parte dello staff di YouTube ha dimostrato che nel giudicare i video la maggior parte degli utenti cliccava sul voto minimo o massimo, ignorando praticamente le valutazioni intermedie. Dunque per esprimere il gradimento dei filmati basta il pollice su o giù.
Nell’home page di alcuni quotidiani italiani si sta già utilizzando un sistema simile a ”Like”, grazie al quale i lettori possono dire se l’articolo letto è stato di loro gradimento. Per esempio Tuttosport e Corriere dello Sport.
Però nei siti basati sul passaparola il giudizio sintetico del ”Like” può non essere sufficiente. Per esempio quelli di Yelp hanno notato che nella segnalazione di locali e ristoranti le valutazioni più frequenti sono quelle con voti da 3, 4 e 5 stelline. Ciò significa che il semplice ”Mi piace” non basta se si deve esprimere un’opinione che tenga conto di più fattori e sfumature.
La Rete sta diventando sempre di più uno strumento per formarsi opinioni su prodotti e servizi. Una ricerca della Universal McCann (specializzata in marketing e comunicazione) rivela che il 30% degli intervistati ha commentato almeno una volta al mese un prodotto o un servizio su un blog. Circa il 28% ha inserito giudizi e commenti su siti di e-commerce o vendita. Inoltre gli utenti sono spinti a esprimere pareri e a condividere soprattutto le esperienze positive. Gli italiani sono tra i più attivi nella condivisione online di opinioni.
Ricerca Nielsen del luglio scorso: prima di fare acquisti, il 90% dei consumatori si fida dei consigli delle persone conosciute. La percentuale di chi si fida dei consigli letti su Internet è del 70%.
Ormai sono tanti i siti che si basano sulla condivisione e le recensioni degli utenti. Alcuni sono relativi a specifici settori: per esempio Tripadvisor è dedicato agli alberghi. Gli utenti inseriscono foto e pareri dei vari hotel visitati, sparsi in tutto il mondo. Su Urbanspoon i visitatori commentano i ristoranti (Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e Australia). Il già citato Yelp si occupa di locali, ristoranti e servizi vari. Su Epinions c’è un po’ di tutto: macchine, libri, film, musica, computer, elettrodomestici vari ecc. Si possono leggere le recensioni e cercare i prodotti con i giudizi espressi dagli utenti in stelline. Parecchie le categorie anche su RateItAll: animali, film, musica, tv, bellezza, viaggi, gadget. Sotto ciascuna opinione, il voto espresso in stelle e la possibilità di scrivere commenti alle recensioni.
In Italia una novità è costituita dalla community Gli Affidabili, che si presenta così: «Gli Affidabili nasce dalla passione di tre giovani professionisti del web e dalla loro esperienza quotidiana di dover trovare persone di cui fidarsi. Dalla baby sitter all’idraulico, dall’insegnante di ripetizione alla colf per la casa, sono mille le situazioni in cui ci siamo detti: ”potrò fidarmi?” oppure ”non sarà troppo cara?”. Non sempre possiamo chiedere ad amici e parenti, ed allora quale mezzo migliore di internet per raccogliere opinioni da parte di una rete di conoscenti?». Chi offre manodopera o servizi pubblica il proprio profilo gratuitamente sul sito, poi grazie ai feedback (cioè commenti e giudizi) dei clienti si costruisce la sua reputazione. Chi cerca i servizi può utilizzare una mappa e selezionare la persona più adatta leggendo le opinioni degli altri. Per lasciare un commento, occorre registrarsi al sito e contattare la persona che offre il servizio. Questo è necessario per evitare che tutti possano recensire tutti senza aver effettivamente provato il servizio. Le categorie sono tante: si va dai servizi per la casa a benessere e tempo libero.