Valentina Errante, Il Messaggero 11/5/2010, 11 maggio 2010
SPUNTA LA RETE DEGLI AMICI ASSUNTI PER FAVORIRE LA CRICCA
Adesso c’è l’elenco dei consulenti: i figli degli amici o dei funzionari dello Stato che potevano servire agli affari della ”cricca”. Incarichi a tempo determinato che in qualche modo potevano tornare ”utili”. Fogli di appunti sequestrati in casa di Mauro Della Giovampaola, il funzionario del ministero delle Infrastrutture, coordinatore dell’Unità tecnica di Missione della presidenza del consiglio dei Ministri, cioè uno dei protagonisti del sistema ”gelatinoso”, finito in carcere a febbraio e tornato libero domenica per decorrenza dei termini. Tra i tanti documenti c’è il lungo elenco degli ”incarichi a tempo determinato”, conferiti dal ministero nell’ambito dei progetti per i ”Grandi eventi”; poi un foglietto sul ”personale assunto dalle imprese” e, ancora, i verbali di affidamento dei lavori, note e appunti.
E’ nella lista del ”personale assunto dalle imprese” che compare Valentina Sciarra, figlia di Maria Pia Pallavicini, il direttore del ministero per le Infrastrutture con competenza diretta sulla Scuola dei Marescialli di Firenze. Gli inquirenti appuntano che nel novembre 2009 sono state intercettate alcune telefonate tra la Pallavicini e Fabio De Santis: la mamma cerca di ottenere un incarico per la figlia: «Fammi una cortesia...digli che le diano un segnale..fammi la cortesia». Sarà poi De Santis, sempre intercettato, a chiamare Della Giovampaola e a proporre la nomina di Valentina Sciarra in una commissione di collaudo: «Ne approfitto, in questo momento io ho una possibilità di segnalarti in una commissione di collaudo». Della Giovampaola accetta «subito la proposta». E in un’altra telefonata riferisce che la ragazza da gennaio avrà l’incarico. «Ci hanno assegnato cinque piani al palazzo della Ras con vista ”superfica”».
Ma tra i documenti sequestrati ci sono anche le agende di Della Giovampaola, con l’indirizzo di Stefano Gazzani, il commercialista che secondo gli inquirenti farebbe da prestanome al costruttore Diego Anemone e da trait d’union tra lo stesso Anemone e Angelo Balducci. Per i magistrati Anemone è una figura fondamentale nel sistema di corruzione messo in atto dalla ”cricca”. E’ partendo dal proprietario del Salaria Sport Village che si è arrivati fino all’ex ministro Claudio Scajola e al generale della Guardia di Finanza Francesco Pittorru. Ma nell’agenda di Della Giovampaola c’è anche il numero di Stefano Toro, il figlio dell’ex procuratore aggiunto di Roma coinvolto nell’inchiesta. Anche Stefano Toro ha avuto un incarico nell’ambito dei lavori per i ”Grandi eventi”: 40 mila euro. E ancora il numero di Guido Linguiti, «figlio di Aldo Linguiti - si legge nella nota degli inquirenti - l’avvocato dello Stato il cui nome è emerso nella vicenda riguardante la realizzazione della Scuola dei marescialli di Firenze. Il figlio dell’avvocato della Stato è il medico del lavoro impiegato al vertice G8 della Maddalena».
C’è anche la corrispondenza con Angelo Panebianco, referendario della presidenza del Consiglio dei ministri che dichiara di avere ricevuto le note relative alle ”celebrazioni per i Grandi eventi” e per ”l’Expo di Milano”. Poi altri incarichi. Anche Maria Pia Forleo, dirigente del ministero e fedelissima di Angelo Balducci, fa parte dell’elenco: ha un incarico nell’ambito dei Mondiali di Nuoto 2009. Così come Caterina Pofi, vicina a Della Giovampaola e amministratore della società Medea, attraverso la quale, secondo i pm, il dirigente del ministero avrebbe ottenuto consulenze. E l’ingegnere Enrico Bentivoglio. Che, insieme al contratto, firma senza data, anche la sua rinuncia all’incarico.