Redazione, Libero 9/5/2010, 9 maggio 2010
I GRANDI COMUNI HANNO DEBITI PER 31 MILIARDI
Sono 31,6 miliardi di euro i soldi che i Comuni capoluogo italiani hanno messo a bilancio fra le uscite, ma per una serie di ragioni diverse fra loro non hanno ancora pagato ai loro creditori. A lanciare l’allarme è la Cgia di Mestre che ha analizzato i bilanci dei capoluoghi di provincia calcolando l’ammontare dei residui passivi accumulati al 31 dicembre 2008 (ultimo dato disponibile). Nella somma figurano le spese già scritte a bilancio da queste amministrazioni che però non sono state ancora pagate. «Ad attendere con trepidazione questi pagamenti sottolineano gli artigiani di Mestre sono migliaia di imprese che hanno realizzato (e spesso già ultimato) lavori, opere pubbliche, interventi di manutenzione o semplici forniture di beni e servizi».
Tra i peggiori pagatori spicca Avellino con versamenti congelati per un importo di 4.120 euro ad abitante. Poco distante Napoli con 3.617 euro. Il sindaco più virtuoso, invece, è quello di Enna che presenta un residuo passivo di appena 562 euro pro
capite. In quest’ultimo caso però il dato è molto contenuto per il fatto che gli investimenti in conto capitale e le spese correnti sono molto modeste, pari complessivamente a 15,8 milioni di euro. Stesso discorso vale anche per Sondrio che si piazza al secondo posto con pagamenti non ancora onorati per un importo di 631 euro pro capite. Al terzo posto Arezzo con un residuo passivo di 679 euro per abitante.
La responsabilità di questa situazione, tuttavia, non è solo dei sindaci. «Molti primi cittadini sono da tempo nelle condizioni di onorare gli impegni di spesa presi ma, purtroppo, i vincoli di bilancio imposti dal Patto di stabilità non lo consentono», spiega il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi. «E non dobbiamo dimenticare conclude Bortolussi che questi 31,6 miliardi di euro riguardano solo i 107 Comuni capoluogo su oltre 2.300 municipi sottoposti per legge al Patto di stabilità interno».