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 2010  maggio 10 Lunedì calendario

VERTICE CON I FIGLI DI VERONICA

E ora si tratta sui «dettagli». Se la separazione consensuale tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario dall’altra sera è un fatto compiuto, con la firma di entrambi in calce al provvedimento del giudice Gloria Servetti, l’esatta quantificazione degli «alimenti» a quanto pare rimarrà ancora per qualche tempo materia di discussione per i rispettivi legali: «l’armata» Ghedini da una parte, con i fratelli Niccolò e Ippolita e la patrimonialista Cristina Rossello, e dall’altra l’avvocato Maria Cristina Morelli, già legale di Beppino Englaro, il papà di Eluana.
Ma con la lunga udienza di sabato pomeriggio nel tribunale deserto di via Freguglia, è chiaro che si è sancito un punto di non ritorno tra i due ormai anziani ex coniugi, dopo 19 anni di matrimonio e circa 30 di vita insieme, con un accordo generale che ha lasciato soddisfatti entrambi, in un clima che è stato descritto come «sereno» e a tratti «cordialissimo». Prodromico insomma alla decisione di concludere la partita con il minor danno possibile per i due attori della causa, soprattutto per il Cavaliere deciso a salvaguardare almeno questo aspetto della sua vita privata e preoccupato a non rinfocolare polemiche che inevitabilmente, finendo sui giornali, avrebbero nuociuto alla sua immagine.
Nei fatti l’accordo si tradurrebbe con l’assegnazione della villa di Macherio a Veronica Lario in cambio della rinuncia all’assegno di mantenimento stratosferico (pari a tre milioni e mezzo di euro al mese) chiesto nel novembre scorso, quando venne depositata in tribunale una richiesta di separazione «con addebito», ovvero per colpa del coniuge-avversario. Ma il tempo è galantuomo, certe ferite all’orgoglio si rimarginano e sabato pomeriggio in tribunale Veronica e Silvio si sono ritrovati uno di fronte all’altro con la reciproca intenzione di risolvere la separazione lasciando da parte ruggini e rancori. Anche in nome dei figli e dei nipoti, cui Berlusconi è legatissimo e verso i quali, è riuscito a dimostrare all’ex moglie, si è fatto garante per future divisioni dei beni con i figli di primo letto, Marina e Piersilvio. Per Barbara, Eleonora e Luigi, il Cavaliere sta lavorando per disegnare un loro ruolo nelle aziende di famiglia, così come espressamente richiesto da Veronica che non si era accontentata di quel 7,5 per cento di azioni Fininvest ceduto a ciascuno di loro negli anni scorsi. Eleonora ha già cominciato uno stage in Fininvest, Luigi siede nel consiglio di amministrazione di Mediolanum ed è anche presidente della Fondazione Opsis Onlus (che ha sede nella casa milanese del Premier) mentre Barbara, la cui laurea in Filosofia e prevista a fine giugno, aspirerebbe a un’esperienza in Mondadori finora però saldamente presidiata da Marina e già oggetto di scontri sotterranei.
Di quanto si sarebbe accontentata allora Veronica? Cifre non ne trapelano, ma è plausibile immaginare che siano superiori a quei «200 mila euro trattabili» al mese, proposti in un primo tempo da Berlusconi in risposta alla richiesta esorbitante di 43 milioni annui. Ieri il quotidiano «Libero», vicino alle posizioni del presidente del Consiglio, riferiva di una cifra vicino ai 7 milioni di euro all’anno che - ed ecco il motivo dei «dettagli da definire» di cui ieri parlava soprattutto l’entourage di Veronica - sarebbero però da ripartire tra contanti e rendite su diversi cespiti che andranno ovviamente individuate e definite con precisione. Non va dimenticato infatti che Veronica Lario, secondo il dossier presentato nei mesi scorsi dai legali di Berlusconi sulla situazione patrimoniale della signora, possiede tra l’altro immobili a Segrate e a Milano, oltre che a Bologna, Londra e New York.
Gli unici che probabilmente verranno messi al corrente di ogni passaggio dell’accordo alla base della separazione consensuale, dovrebbero essere oggi stesso proprio i figli di Berlusconi, radunati ad Arcore per il pranzo tradizionale del lunedì, al quale di solito partecipa anche l’avvocato e consigliere legale del Cavaliere, Niccolò Ghedini.
E se davvero Veronica e Silvio si sono lasciati senza rancori, non sarà un problema attendere che legali e patrimonialisti reciproci, più diffidenti quelli di Veronica, più sicuri quelli di Silvio, si prendano del tempo prima di comunicare quali saranno le esatte pattuizioni tra i due divorziandi.