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 2010  maggio 09 Domenica calendario

A WESTMINSTER TRE ISLAMICHE E LA PRIMA CONSERVATRICE NERA

Rushanara Ali, Yasmin Qureshi, Shabana Mahmood: sono le prime deputate musulmane della storia britannica. La Camera dei Comuni si ritrova più mista: gli appartenenti a minoranze etniche/religiose sono quasi raddoppiati. Dai 14 del 2005 ai 27 di oggi (su un totale di 650) mentre le donne passano dal 19% al 21,5%.
Una questione anagrafica – negli ultimi 4 anni i musulmani sono aumentati del 20% superando quota 2,5 milioni (su 62 milioni di abitanti)’ ma non solo. E’ la politica che (lentamente) si fa multi-etnica (e meno maschilista), mentre gli xenofobi del British National Party subiscono una disfatta.
Pensare che l’immigrazione era il secondo tema più sentito dagli elettori. Ma la paura per i lavoratori senza permesso non penalizza le minoranze di più radicato insediamento.
Arriva la prima parlamentare conservatrice nera, Helen Grant, 48 anni, avvocato, ex campionessa di judo, eletta nel Kent. Ha perso la laburista Dawn Butler, prima nera nominata ministro (delle politiche giovanili), battuta da Sarah Teather, la donna di spicco dei liberal-democratici. Il mantra di Nick Clegg («qualcosa di differente») non ha cambiato «pelle» ai LibDem: su 100 candidati forti, solo 4 «etnici». Gli altri hanno fatto meglio: la londinese Priti Patel, 38 anni, è la prima deputata asiatica del partito di Cameron. Il primo parlamentare del Bangladesh è una donna, la laburista Rushanara Ali, eletta nell’East London. Scelta obbligata: nella circoscrizione Bethnal Green and Bow il 30% degli elettori è dalla stessa etnia, così come i quattro candidati principali. Rushanara Ali è una rampolla del partito (assistente della ex deputata nera Oona King).
Altro scontro tra minoranze a Birmingham: Shabana Mahmood, 27 anni, ha sconfitto una conservatrice asiatica. Shabana è figlia di un leader laburista, avvocatessa come la 46enne Yasmine Qureshi eletta a Bolton Sud-Est e già collaboratrice dell’ex sindaco di Londra Ken Livingstone.
Le prime tre deputate islamiche a Westminister sono laburiste ben introdotte, un po’ come la ventottenne Luciana Berger (amica di Euan Blair, figlio di Tony): il partito l’ha catapultata da Londra a Liverpool, dove ha fallito l’esame di storia (non sapeva chi fosse Bill Shankly, famoso allenatore dei Reds) vincendo a sorpresa quello dell’urna.
Non così Salma Yaqoob, 40 anni, la candidata islamica più celebre: a Birmingham ha disertato il Labour perché «troppo a destra», presentandosi con il partito del Rispetto. Già la dipingevano come la prima deputata velata dei Comuni. Ha perso contro un laburista super-screditato per lo scandalo dei rimborsi parlamentari. Influente consigliere locale, famosa per gli interventi al Question Time della Bbc, Salma decise di impegnarsi in politica dopo l’11 settembre 2001, quando le sputarono in faccia per strada. Ma a batterla alle urne è stato soprattutto il maschilismo della comunità islamica di Hall Green. L’hanno attaccata fino al giorno del voto, ha detto il portavoce Ger Francis: gridavano che votare per una donna è haram, proibito dalla religione.
Michela Farina