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 2010  maggio 08 Sabato calendario

SICUREZZA E RIGORE, GUIDARE PI COSTOSO

Le nuove regole del codice della strada non saranno a impatto zero per le tasche degli italiani. Sfogliando i 102 emendamenti, che al Senato hanno portato da 45 a 63 gli articoli del ddl sicurezza, spuntano tante novità. A partire dal casco in bici per i bimbi under 14, per il quale si possono spendere da 30 a 50 euro. Più modesto il costo del giubbotto e delle bretelle catarifrangenti, che si possono trovare anche a una decina di euro, indispensabili per chi circola in bici,dopo il tramonto o prima dell’alba, fuori dai centri abitati o in galleria. I genitori che vorranno far salire in moto bimbi dai 6 ai 12 anni dovranno comprare un sedile di sicurezza omologato: i prezzi non sono ancora noti, in attesa di un decreto con le disposizioni tecniche.
I neopatentati che chiedono la patente e i conducenti professionisti che la rinnovano, dovranno presentare un certificato di non abuso di alcol e stupefacenti, dopo accertamenti clinico- tossicologici. La certificazione dovrà tenere conto dei precedenti indicati in un certificato del medico di famiglia. Comunque vada fra esami e certificato, non si spenderanno meno di 100 euro. Chi deve recuperare punti sulla patente, poi, spenderà di più, visto che al termine del corso ci sarà un esame, al quale prepararsi magari con lezioni supplementari per ricordare tutti i segreti del motore.
La stretta su ciclomotori e microcar colpisce meccanici e proprietari: chi "trucca" rischia da 389 a 1.556 euro di multa, chi possiede il veicolo che corre di più paga fino a 594 euro. Rischia parecchio anche chi importa o produce sistemi e componenti per auto non omologati: oltre alla confisca, anche una sanzione da 779 a 3.119 euro.
«Insozzare le strade», recita un’altra norma, gettando rifiuti da una macchina in corsa o in sosta, costerà fino a mille euro, più il ripristino dei luoghi. Stop alla segnaletica invecchiata e illeggibile: quintuplicano le sanzioni che oggi vanno da un minimo di 78 a 311 euro, domani da 389 a 1.559 euro.
Costerà fino a 2mila euro aver violato la normativa sull’intestazione fittizia delle auto. Paga anche chi guida il mezzo, oltre al proprietario simulato.
Bar, ristoranti e locali dove si servono alcolici di tutto lo Stivale dovranno dotarsi di etilometri: un prezzo medio di un apparecchio professionale si aggira sui 500 euro.
Chi, poi, non rispetta i divieti di vendita di alcolici di notte nelle aree di servizio rischia una sanzione fino a 10.500 euro. Riviste le sanzioni per i conducenti dei tir per lo sforamento della durata dei periodi di guida prescritti o della durata del riposo giornaliero: si arriva fino a 1.600 euro.
Ci sarà anche, però, chi dalle nuove norme riceverà un beneficio per il portafoglio. Per esempio, la patente a «ore» consentirà a chi ha la patente sospesa di guidare 3 ore al giorno per motivi di lavoro o sociali, evitando la spesa per taxi e mezzi pubblicio le richieste continue di passaggi a amici e colleghi. Contando sulla lentezza della burocrazia si potrà invece risparmiare con le notifiche abbreviate delle multe, 60 giorni anziché 150. Una stretta sui tempi che costringerà le amministrazioni a essere virtuose o a perdere parecchi introiti. Arriva poi la rateizzazione delle multe a partire da 200 euro: una misura con un raggio d’azione ristretto, riservata a chi ha un reddito di poco superiore a 10.600 euro. Nicoletta Cottone • DAL NUOVO PATENTINO RISCHI PER IL MERCATO - I seggiolini a cui legare i ragazzi per portarli in moto sono una rarità nel mondo. Nessun paese li ha adottati e ci sono pochissimi produttori (tra questi, un grande produttore italiano di accessori per motocicletta ne ha un modello a catalogo). Il problema è che con ogni probabilità quei seggiolini che il parlamento vuole imporre produrranno – se adottati – più danni (anche gravi) che soluzioni. Come sa ogni motociclista, in caso di incidente è importante poter scivolare liberi (al contrario dell’automobile, in cui è importante la saldezza) e un bambino legato e vincolato al-la motocicletta è, in caso di scontro o caduta, una vittima sicura. Schiacciato contro l’ostacolo dal peso della moto, trascinato per metri sull’asfalto, il cui effetto abrasivo e scarnificante è il terrore di ogni motociclista.
Avranno le nuove regole effetti sul mercato? L’Ancma, l’associazione confindustriale dei produttori di biciclette, motociclette e accessori, non prevede sconvolgimenti particolari per gli accessori tra elmetti da bici, giubbini riflettenti (sono gli stessi dell’auto)e altri dispositivi.«Dopo un breve boom di vendite dell’attrezzatura che sta per diventare obbligatoria – dice l’associazione – i numeri torneranno a numeri fisiologici». il caso dei caschetti per bicicletta, che dovrebbero diventare obbligatori per i ragazzi in bicicletta, che non sono obbligatori in alcun paese europeo: sono in buona parte prodotti di importazione.
Diverso il caso dell’ipotesi di forzare sulle patenti per i cinquantini. Gli effetti potrebbero essere costosi. Oggi è obbligatorio un "patentino" che si consegue dopo un corso svolto a costi bassissimi dalle scuole medie e superiori, e di fronte alla concorrenza statale le scuole guida hanno dovuto contenere i loro listini. Se fossero obbligatori, come intende la legge, la frequenza di un corso strutturato sommato con l’esame pubblico (per l’auto, per esempio, ci si può presentare direttamente all’esame come pri-vatista), sarebbe una manna per le scuole guida e un disastro per il mercato sofferente dei motorini. In aprile, a titolo di confronto, le vendite di 2 ruote a motore sono cadute a 41.861 unità (- 13,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno) nonostante la campagna di incentivi. Per le micromacchine, cioè i ciclomotori a quattro ruote, non dovrebbero esserci problemi, visto che le cinture sono già montate per legge (finora senza obbligo di usarle).
Positivo il divieto di usare i caschetti "a scodella", all’origine di tante lesioni: «Ci auguriamo che in questo modo venga definitivamente debellato il fenomeno di produttori disonesti – afferma l’Ancma – che tuttora producono caschi omologati come caschi bici, ma che hanno la forma e l’aspetto di caschi moto e vengono venduti per la guida di ciclomotori e moto».