Lauretta Colonnelli, Corriere della Sera 08/05/2010, 8 maggio 2010
ROMA SI LIBRA
Si sposta da piazza del Popolo a Villa Borghese la manifestazione «Roma si Libra», grande festa degli editori e dei librai romani che, dopo il successo dello scorso anno, prepara la sua seconda edizione. Alla presentazione, avvenuta ieri presso la sede della Camera di Commercio, l’assessore capitolino alla cultura Umberto Croppi ha voluto levarsi un sassolino dalla scarpa, come ha precisato: «Piazza del Popolo aveva un doppio vantaggio: il primo è che la manifestazione ha esordito lì e la gente l’ha memorizzata come luogo di riferimento; il secondo è che si trova in centro, chi passa di là prima o poi ci casca dentro. Villa Borghese è molto suggestiva, ma un po’ fuori mano». E allora? Chi ha deciso lo spostamento? «Esiste una delibera, firmata da me e da Gasperini per la regolamentazione delle piazze storiche romane, la quale prevedeva in particolare una preclusione di piazza del Popolo e piazza Navona a manifestazioni che non avessero un carattere culturale. L’unico evento con questa caratteristica era proprio "Roma si Libra", ma di fronte a una invasione di iniziative frutto di deroghe costanti da parte del Gabinetto del sindaco, alla fine abbiamo deciso di alleggerire il carico su questa piazza. E abbiamo spostato la manifestazione. Lo dico nella speranza che su questo esempio l’istituto della deroga venga abolito». In serata il sottosegretario Francesco Giro si è schierato con Croppi, «Il suo appello non deve cadere nel vuoto», ma l’assessore comunale ha voluto attenuare i toni precisando di «non aver avuto nessun intento polemico».
La festa degli editori e dei librai romani prenderà dunque il via il 22 maggio nei giardini di Villa Borghese e alla Casa del Cinema. stata anticipata di un mese, rispetto a quella dello scorso anno, per poter partecipare alla prima Giornata nazionale per la promozione della lettura, istituita dal ministero dei Beni culturali e prevista per il 23 maggio. «Roma si Libra», patrocinata dall’Unesco, andrà avanti per nove giorni, tra stand di editori e librai, incontri con scrittori e personaggi dello spettacolo, concerti. Hanno già dato la loro adesione, tra gli altri, Giovanni Floris, Lina Wertmuller, Vincenzo Mastronardi, Massimo Carlotto, Carlo Lizzani. Ma il numero degli editori si è quasi dimezzato. Lo scorso anno avevano partecipato 83 case editrici, quest’anno hanno aderito solo in 49. «La crisi economica ha colpito anche in questo settore», commenta Enrico Iacometti, presidente di Federlazio editoria. «Ci sono piccoli editori che hanno chiuso, altri che sono stati incorporati da case editrici più grandi. Altri ancora non vengono perché già impegnati al salone del libro di Torino, che si svolge proprio a ridosso dell’iniziativa romana». Iacometti rassicura tuttavia sulla tenuta dei posti lavoro: «Roma continua ad essere la città dove è più alta la concentrazione dei piccoli e medi editori indipendenti del Paese e gli addetti del settore sono circa seimila».
Mancano all’appello dell’edizione 2010 anche le 18 Accademie e istituzioni culturali straniere che lo scorso anno avevano partecipato alla festa con eventi di arte, musica e letteratura, dandole così un respiro internazionale. «Ha influito l’incertezza sulla decisione del sito. Fino all’ultimo momento non sapevamo se sarebbe stata la piazza o i giardini», spiega ancora Iacometti. Comunque si parte, al suono della Giovane Orchestra del Teatro dell’Opera e con la performance «Eni light in Rome» che il 23 maggio aprirà ufficialmente l’estate romana: quattro mongolfiere si alzeranno dall’ex galoppatoio di Villa Borghese nel cielo notturno, colorandosi e dando vita a suggestive immagini e giochi di luce, con l’accompagnamento musicale di Raphael Gualazzi. I bambini avranno un loro spazio presso la Casina Raffaello con spettacoli, presentazione di libri e letture animate ispirate a testi per l’infanzia.
Lauretta Colonnelli