Beatrice Picchi, Il Messaggero 08/05/2010, 8 maggio 2010
VERNARELLI CONDANNATO A SETTE ANNI
Uccise due ragazze travolgendole con la sua auto: ieri Friederich Vernarelli è stato condannato a sette anni per duplice omicidio colposo, il pm ne aveva chiesti nove di anni di reclusione. Omicidio colposo plurimo con violazione delle norme sulla circolazione stradale, omissione di soccorso, guida in stato di ebbrezza e rifiuto a sottoporsi all’esame delle urine, i reati contestati a Vernarelli.
Stando alla ricostruzione dell’accusa, l’uomo avrebbe ucciso le due ragazze, Elizabeth Anne Gubbins e Mary Clare Collins, la notte del 17 marzo di due anni fa, «perchè mentre transitava alla guida» di una Mercedes «giunto all’altezza dell’incrocio di piazza Pasquale Paoli» con «colpa consistita in imprudenza, negligenza, imperizia e violazione del codice della strada» le avrebbe investite mentre camminavano sulle strisce pedonali.
Sette anni è stata ieri la condanna in primo grado inflitta a Friederich Vernarelli. Un altro pirata della strada, Stefano Lucidi, travolge e uccide Alessio Giuliani e Flaminia Giordani il 22 maggio 2008, poco più di due mesi dopo il caso Vernarelli.
Lucidi, senza patente, (gli era stata ritirata perché riconosciuto abituale consumatore di cocaina) guidava la Mercedes del padre, i fidanzati li uccise in via Nomentana, all’incrocio con viale Regina Margherita, passò con il rosso, a velocità folle, poi scappò. In macchina con lui c’era anche la fidanzata Valentina, i due avevano litigato, lei voleva lasciarlo.
Il processo cominciò dopo pochi mesi: e a novembre, il 26 novembre, Lucidi venne condannato in primo grado a dieci anni: omicidio volontario con dolo eventuale. Ma in appello, la pena - tra le proteste e la rabbia e il senso di profonda ingiustizia delle famiglie di Alessio e Flaminia - viene dimezzata con la derubricazione del reato passata da omicidio volontario a omicidio colposo: cinque anni di reclusione.
Tempo pochi mesi e arriva la sentenza della Cassazione che conferma i cinque anni per omicidio colposo, vince la linea della difesa. Questa la motivazione della sentenza dei giudici della Cassazione che cancella i dieci anni e l’omicidio volontario con dolo: ”Lucidi non voleva uccidere e al momento dell’impatto, quando travolse quei due ragazzi che superavano l’incrocio, rimase davvero stupito, lui non pensava di poter provocare un incidente, altrimenti avrebbe messo a rischio anche la propria incolumità”.
Per i Supremi giudici, che hanno confermato la pena più mite, è stata determinante la testimonianza di Valentina, la fidanzata di Lucidi: era con lei che l’uomo stava litigando al momento dell’impatto, la ragazza ha dichiarato agli inquirenti che lui, dopo lo scontro, aveva mostrato stupore e sorpresa. Un atteggiamento che per i giudici dimostra l’inconsapevolezza dell’imputato, secondo i giudici, insomma, Lucidi non immaginava di poter davvero uccidere qualcuno.
Anche a un altro pirata della strada, Ignatiuc Vasile, i giudici della Corte d’appello hanno ridotto la pena: da 16 a 8 anni e sei mesi. L’uomo, moldavo, il 18 luglio sempre dello stesso anno, si mise alla guida di un furgone rubato, travolse due auto e uccise un ragazzo di vent’anni, Rocco Trivigno, e ferì altre tre persone. L’incrocio era sempre lo stesso, quello tra via Nomentana e viale Regina Margherita.