Ciro Scognamiglio, ཿLa Gazzetta dello Sport 7/5/2010;, 7 maggio 2010
«Se fossi in lui, correrei all’attacco. Deve osare, anche perché non avrà niente da perdere. E poi un’altra cosa, forse la più importante: pensare che nessun traguardo, a priori, gli è vietato»
«Se fossi in lui, correrei all’attacco. Deve osare, anche perché non avrà niente da perdere. E poi un’altra cosa, forse la più importante: pensare che nessun traguardo, a priori, gli è vietato». (Il Giro di Vincenzo Nibali, chiamato in extremis per sostituire Franco Pellizotti, secondo Felice Gimondi, che nel 1965 vinse un Tour che non avrebbe dovuto correre)