Marianna Aprile, Novella 2000, n. 19, 13/05/2010, p. 28, 13 maggio 2010
La Del Santo. ”Con Scajola ho litigato per l’antenna” Al centro dell’inchiesta che ha travolto l’ex ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola c’è un appartamento al primo piano di un palazzo in via del Fagutale, a Roma, strada a ridosso del Colosseo
La Del Santo. ”Con Scajola ho litigato per l’antenna” Al centro dell’inchiesta che ha travolto l’ex ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola c’è un appartamento al primo piano di un palazzo in via del Fagutale, a Roma, strada a ridosso del Colosseo. Non è la prima volta che l’edificio finisce in cronaca. Al piano attico, infatti, vive Lory Del Santo, alla quale un’ordinanza comunale impose, l’anno scorso, di abbattere uno splendido gazebo vista Colosseo che aveva messo sul terrazzo. «E’ stata un ingiustizia», ribadisce oggi, «potrei rimetterlo in qualunque momento, era legale. solo che quel palazzo è pieno di invidiosi». Ma ci sono anche un sacco di Vip, come racconta l’attrice: «Oltre a Scajola, che ha una casa al primo piano, ci abitano Raoul Bova e l’onorevole Francesco Nucara, segretario del Partito Repubblicano Italiano». Tutti invidiosi? «No, anzi. Io, Scajola, Bova e Nucara siamo solidali fra noi». Solidali per ottenere che cosa? «Il palazzo è in una posizione fantastica, ma cade a pezzi. Ha bisogno di massicci lavori di ristrutturazione. Ma non tutti vogliono o possono pagarli e fanno ostruzionismo. Ma siamo spesso riusciti a vincere e fare migliorie; tappare buchi provocati da infiltrazioni d’acqua, per esempio, ma anche mettere il videocitofono, che secondo alcuni condomini avrebbe deturpato la facciata». Due partiti in un solo condominio. «Ecco, sì. Da una parte il Partito del fare, di cui facciamo parte io, Scajola, Bova e Nucara. Dall’altra, il Partito del non fare i lavori. Per ora l’abbiamo avuta vinta sulle luci nell’androne e il portiere part-time». E in futuro? «Le nostre prossime battaglie saranno per il rifacimento di tetto e cornicioni, che cascano a pezzi. anche una questione di sicurezza». Ha sentito l’ex ministro Scajola, di recente? «Io ora vivo a Milano. Ma anche prima l’ho visto poco, tutte le sue cose le curava un architetto. Fatto sta che non avevamo cominciati bene; com’è arrivato, c’era già un contenzioso». Per quale motivo? «Voleva piazzare la parabola sul mio terrazzo e io ne avevo già 12. Ho detto no. Poi ho vinto la causa contro il condominio per ottenere la parabola unica e anche lui ha potuto beneficiarne». Che cosa ne pensa dello scandalo sull’acquisto di quella casa? «La casa non è gran che, il Colosseo si vede solo da un punto del salotto. Le signore che l’hanno venduta avevano così fretta di disfarsene che gliel’avrebbero data per qualsiasi cifra».