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 2010  maggio 06 Giovedì calendario

NUOVO CODICE, NIENTE TOLLERANZA ZERO: ARRIVA LA DEROGA ALLE PATENTI SOSPESE

ROMA - Alla fine l’emendamento della Lega ce l’ha fatta a passare. La tanto contestata proposta di dare una deroga a chi ha avuto la patente sospesa sarà dunque inserita nella legge sulla sicurezza stradale stamattina, quando ci sarà il voto nell’Aula del Senato. Quindi il nuovo Codice della strada strombazzato come quello della tolleranza-zero esordisce con un provvedimento di clemenza: l’automobilista che ha commesso un’infrazione grave e si è visto ritirare la patente potrà, previa domanda al prefetto, riottenere la sua patente per tre ore al giorno se dimostra che gli serve per andare a lavorare o per perseguire ”fini sociali”.
Avendo fatto passare un simile provvedimento, i senatori probabilmente non se la sono sentita di insistere sulla seconda pietra dello scandalo, la tolleranza verso gli autisti delle ”auto blu”. L’emendamento sosteneva che agli autisti dei Vip non si dovevano togliere punti dalla patente se commettevano infrazioni. Una specie di ”franchigia di casta”. Le opposizioni qui hanno alzato la voce e si sono astenute nella votazione: «Quella norma avrebbe concesso ingiustificati privilegi agli autisti delle auto blu», ha detto il senatore del Pd Luigi Vimercati. Ad ogni modo è stata lo stesso rimessa al Governo, attraverso un Ordine del giorno, la decisione di prevedere per la categoria un’apposita patente di servizio dove sottrarre i punti quando si commette un’infrazione, appunto, in servizio.
I senatori si sono detti comunque soddisfatti del lavoro svolto (quattrocento emendamenti esaminati in nove mesi di lavoro) e non si sono, proprio no, limitati a fare i ”notai della Camera” come qualcuno di loro temeva. Il testo della Commissione Trasporti di Montecitorio è stato modificato in più parti e bisognerà ora assistere alla reazione dei colleghi deputati quando vedranno di ritorno un disegno di legge abbastanza difforme da come l’avevano concepito e scritto.
A cominciare dalla distribuzione dei proventi delle contravvenzioni; la Camera li aveva assegnati al cento per cento ai Comuni, i senatori invece li hanno divisi: cinquanta per cento ai Comuni e cinquanta per cento agli Enti proprietari delle strade.
Pur avendone avuta la tentazione, i senatori si sono per fortuna astenuti dall’innalzare i limiti di velocità, altrimenti sì che sarebbe stato indifendibile un provvedimento nato, come si diceva prima, all’insegna della tolleranza-zero e della morigeratezza alla guida. I limiti di velocità perciò resteranno immutati, e cioè rimarranno i 130 all’ora in autostrada con la discrezionalità delle società autostradali di consentire i 150 nei tratti a tre corsie e con i ”Tutor” installati.
Il giro di vite c’è stato invece sull’alcol: il Senato ha introdotto ex novo l’obbligatorietà del ”precursore” (una specie di etilometro) nei ristoranti; ogni cliente potrà farne uso a richiesta. Zero alcol per due categorie di conducenti: i neopatentati (entro tre anni dal conseguimento della patente) e gli autotrasportatori; non potranno bere neppure un goccio prima di mettersi alla guida. Divieto per i locali notturni di vendere bevande alcoliche dopo le tre di notte; vendita vietata dei superalcolici negli Autogrill dalle 22 alle 6 con multe che vanno da 2.500 a 7.000 euro mentre dalle 2 alle 7 è vietata la somministrazione di bevande alcoliche. E’ stata introdotta pure l’obbligatorietà del test antidroga per chi vorrà prendere la patente.
Altre novità: contemplata la possibilità di pagare le multe a rate dai 200 euro in su (prima era dai 400 in su) per chi ha un reddito fino a 15.000 euro. Poi c’è il capitolo che riguarda i minorenni: entra per la prima volta nel Codice della strada il termine ”Minicar”; sarà obbligatorio l’uso delle cinture e sono previste multe salate per chi vuole truccare il motore, che non può superare i 50 di cilindrata. Per trasportare bambini sui motocicli sarà obbligatorio disporre di appositi seggiolini le cui caratteristiche verranno definite dal Ministero. E’ saltata l’ipotesi del casco integrale così come quella del paraschiena obbligatorio. Infine è stato ridimensionato un altro provvedimento che aveva fatto discutere ecologisti e innamorati delle passeggiate in bicicletta. Il Senato ha deciso: il casco sulla bici sarà obbligatorio solo per ragazzi fino a 14 anni.
Infine la norma più bislacca di tutte: l’innalzamento dell’età dei conducenti di Tir e autobus fino a 70 anni. Quale sicurezza stradale c’è nel permettere a un uomo di 70 anni di guidare un Tir?