Varie, 6 maggio 2010
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Rohde DavidStephenson
• (Stati Uniti) 1967. Giornalista. Reporter del New York Times rapito dai Talebani il 10 novembre 2008 a sud di Kabul, il 19 giugno 2009 riuscì a fuggire • «[...] è scappato con un giornalista afghano, Tahir Ludin, rapito con lui. I due hanno raccontato di essersi arrampicati sulla parete del rifugio in cui erano rinchiusi, nel Waziristan, nel Pakistan settentrionale, e di essere quindi riusciti a far perdere le loro tracce fino a quando hanno trovato un esploratore dell’esercito pachistano che li ha guidati fino alla base militare più vicina. Da qui sono stati successivamente trasferiti in aereo alla base militare Usa di Bagram, in Afghanistan, da dove Rhode ha potuto mettersi in contatto con la moglie e col suo giornale. Rhode, ritenuto uno dei più bravi reporter investigativi del New York Times, era stato rapito [...] mentre insieme al collega Ludin e all’autista afghano Asadullah Mangal era diretto nella provincia di Logar per un’intervista a un capo militare talebano. L’autista sarebbe rimasto, per sua scelta, con i talebani. Il direttore del New York Times, Bill Keller, ha detto di aver mantenuto il silenzio sul rapimento per non mettere a rischio la vita degli ostaggi e ha assicurato che non è stato pagato alcun riscatto» (’Corriere della Sera” 21/6/2009) • «[...] Nel 1996, quando lavorava al ”The Christian Science Monitor” [...] aveva vinto il Pulitzer per i suoi reportage che documentavano la sterminio di migliaia di musulmani in Bosnia: fu anche tenuto per dieci giorni agli arresti dai militari serbi che lo accusavano di essere una spia della Nato. [...]» (Glauco Maggi, ”La Stampa” 21/6/2009).