Cristina Sivieri Tagliabue, Nòva24 6/5/2010;, 6 maggio 2010
L’ARTE DI RACCONTARE
«Se sei un aspirante scrittore hai l’80%di possibilità di non saper costruire una storia ”scrive Fabio Bonifacci, sceneggiatore e scrittore, sul suo blog ”.Il dato è calcolato a spanne ma ha un senso. A inizio anni 90 ho intervistato una dozzina di editor di case editrici. Negli anni successivi, lavorando nel cinema, ho parlato con molti lettori di sceneggiature. Dalle loro parole ho ricavato a grandi linee il dato, che merita un "bold": l’80% dei dattiloscritti che arrivano non contiene una storia, o ne ha una abbastanza sballata da non poter essere definita tale ». Sob. «Si tratta di una notizia surreale, come se metà degli aspiranti calciatori si presentasse ai provini giocando con le mani e cercando di fare canestro», continua Bonifacci. Facile raccontar storie e sperare di aver talento, e poi difficile scriverle.
Ma secondo Fabio Bonifacci – che a Woody Allen e a «Provaci ancora Sam» ha dedicato il suo progetto – non bisogna arrendersi, però, di fronte alle difficoltà. Perché a raccontare storie, come i bambini le bugie, si impara.
Infine, dice lo sceneggiatore, chi vuole, oggi, ha un maggior numero di strumenti rispetto all’era pre-internet. Lui, come scrive sul blog, ha deciso «di mantenere una promessa giovanile e restituire a chi sogna di fare il mio mestiere un poco del mio sapere »: oggi, online sul sito bonifacci.it, si terranno lezioni open. Le prime quattro sono disponibili senza registrazione. Dalla quinta in poi,basta registrarsi ed entrare nell’area riservata. «Aprire una scuola – spiega ”era quanto sognavo. Insegnare agli altri, attuando la massima trasgressione dell’epoca contemporanea, ovvero farlo tutto e completamente gratis, è stato realizzare la mia vena utopistica ». Ma come? Lo sceneggiatore di «Ravanello pallido», di « già ieri», «Allora mambo», «Lezioni di cioccolato », «Amore, bugie e calcetto» e altri film che, se non di successo, sono diventati cult per un pubblico di giovani inside, il nostro italianWoody decide di regalare il «segreto del suo successo» ai lettori-aspiranti autori di internet?
«Già, è così – racconta Bonifacci, che da Bologna scrive – proprio ora che ho toccato la soglia degli 11 film, e in un momento in cui il lavoro non manca, ho deciso di rilanciare. Sarebbe facile sedersi, e smettere di studiare. E invece scrivere, e regalare il mestiere ti obbliga a rimetterti sui libri. Visto che credo nella condivisione gratuita dei saperi, spero che il mio corso di scrittura abbia sempre maggior seguito. Già oggi, quando mi sveglio la mattina leggo sempre nuovi commenti alle lezioni. Non ne ho cancellato nemmeno uno, e devo dire sono tutti commenti positivi, simpatici, aperti, alle volte sono persino imbarazzato dalla gentilezza delle parole delle persone. Un migliaio i registrati, un altro migliaio che passano di qui: per me già questo è tantissimo. Sono così bravi che fanno pure gli esercizi...».
Gli esercizi, i compiti a casa. Claudia, un nome tra i tantissimi, commenta: «Ciao. Ho letto la prima lezione, devo dire che è molto interessante e penso che mi possa aiutare molto. Mi è piaciuta particolarmente la parte sulle 7 cose da fare, penso che sia un ottimo modo per poter scrivere bene. Non avevo mai preso in considerazione l’idea di fare prima una bozza di dialoghi, scene, location prima di scrivere la definitiva. Voglio provare a farlo ora».