Elena Ceravolo, Il Messaggero 5/5/2010, 5 maggio 2010
Daniela Mirza, 28 anni. Rumena, domestica a Guidonia, dopo un fidanzamento di sette anni anni lo scorso agosto aveva lasciato Ihmet Muratsa, 46 anni, romeno anche lui, e s’era messa con un operaio di 32 anni
Daniela Mirza, 28 anni. Rumena, domestica a Guidonia, dopo un fidanzamento di sette anni anni lo scorso agosto aveva lasciato Ihmet Muratsa, 46 anni, romeno anche lui, e s’era messa con un operaio di 32 anni. Il Muratsa, che per la fine di quella relazione non si dava pace, dal 30 aprile, quando era uscito di prigione dove aveva scontato una pena per una serie di furti, aveva preso a tormentarla, con suppliche e minacce, per convincerla a tornare assieme. L’altra mattina la Mirza era sola nel villino della coppia per cui lavorava da due anni quando in cucina si trovò di fronte l’ex, entrato scavalcando il cancello, che afferrato un grosso coltello da cucina le infilzò in pancia la lama con tanta forza da spezzarla. Lei sanguinante scappò fuori di casa, s’aggrappò al cancello chiuso urlando «Aiutatemi», due tecnici dei telefoni la sentirono e si fecero avanti impugnando una pala ma dall’esterno nulla poterono contro l’uomo che nel frattempo sferrava alla donna decine di coltellate, l’ultima, fatale, alla gola. Quando la Mirza fu in terra una pozza di sangue, il Muratsa s’andò ad accucciare dietro una siepe del giardino e là si infilò il coltello nel collo, senza riuscire a morire perché arrivarono i carabinieri. Verso le 11.30 di martedì 4 maggio in un villino nel residence Parco Azzurro, in via Antares 7, a Guidonia (Roma).