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 2010  maggio 05 Mercoledì calendario

CRISI, PERCHE’ L’ITALIA HA RAGIONE

La crisi della Grecia giustifica l’euroscetticismo degli inglesi, ma è anche un monito per il deficit e l’indebitamento della Gran Bretagna. Gordon Brown, oggi apparentemente al tramonto della sua leadership, ha avuto ragione nel non voler partecipare all’esperimento dell’euro. Ma le altre lezioni che provengono dalla Grecia sono meno confortanti. Il deficit fiscale del Regno Unito non è di molto inferiore all’imponente 13,6% del Pil raggiunto dalla Grecia ed è maggiore di quelli di Spagna e Portogallo, due paesi il cui rating sul credito è stato recentemente declassato. I rischi per le finanze britanniche sono gravi. Si può forse sostenere che i problemi dell’eurozona siano stati causati da un totale disprezzo per le regole della moneta unica, anziché da profondi errori strutturali. fuori dubbio, però, che se la Gran Bretagna avesse adottato i bassi tassi d’interesse dell’eurozona a metà dello scorso decennio, la sua bolla immobiliare sarebbe cresciuta a dismisura e la sua esplosione avrebbe causato un tonfo più pesante. L’Irlanda è un buon esempio di ciò che sarebbe potuto accadere. I prezzi delle case irlandesi sono scesi di un terzo dai valori massimi.
Le banche nazionali sarebbero tutte fallite senza l’intervento dello Stato. Il debito pubblico irlandese è aumentato più rapidamente che in Gran Bretagna. E il futuro che attende l’Irlanda, e le altre economie sofferenti dell’eurozona è difficile da pronosticare. Questi paesi dovranno ridurre il deficit, ma non è chiaro come possano riguadagnare la competitività perduta. Il vantaggio della Gran Bretagna risiede nella flessibilità dovuta al deprezzamento della sterlina. Tuttavia, la crisi greca insegna anche che Brown ha avuto torto nello spingere gli altri paesi ad aumentare la spesa pubblica per superare la debolezza economica. L’Italia, per sua fortuna, non ha ascoltato il richiamo della sirena. Il debito italiano non è inferiore a quello greco ma il suo deficit fiscale del 5% non esorbitante, le ha risparmiato le forti intemperie a cui è esposta la Grecia. Le agenzie di rating, le cui decisioni sono giunte in gran parte a posteriori, potrebbero essere tentate di usare la Gran Bretagna per dimostrare la propria capacità di anticipazione degli eventi.