WALTER GALBIATI, la Repubblica 5/5/2010, 5 maggio 2010
I "SEMAFORI INTELLIGENTI" TORNANO IN STRADA IL MINISTERO AI COMUNI: NESSUNA TRUFFA - MILANO
Tornano in strada i T-Red, i temutissimi semafori, che in decine di Comuni hanno immortalato con una foto ricordo migliaia di automobilisti mentre superavano gli incroci col rosso. Ieri il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato l´esito della verifica amministrativa sui T-Red, confermando «la validità del decreto di approvazione». Il bollino blu è valido e possono tornare a funzionare. Una decisione che fa tremare gli automobilisti e chi temeva di essere vittima di un raggiro messo in piedi da vigili urbani, amministratori compiacenti e ditte a caccia di facili profitti.
La procura di Verona, a gennaio dello scorso anno, li aveva definiti fuori legge non a causa dei tempi del giallo, sui quali servirà probabilmente un intervento del legislatore per dirimere la questione, ma perché i carabinieri di San Bonifacio e di Tregnago, in provincia di Verona, avevano ipotizzato che l´omologazione non c´era. Stefano Arrighetti, l´inventore del T-Red, era finito agli arresti domiciliari con le accuse di frode nella pubblica fornitura e truffa ai danni dei Comuni, in quanto avrebbe ottenuto appalti garantendo l´omologazione della sua apparecchiatura da parte del ministero.
Secondo l´accusa, invece, l´approvazione sarebbe stata concessa solo alle telecamere e non all´hardware che calcolava le infrazioni. In particolare, l´attenzione degli inquirenti si era indirizzata su una scheda relè, ritenuta un «elemento fondamentale e non accessorio» del semaforo, presente solo nei T-Red installati, ma non nel modello originale depositato. Ora il Ministero dei Trasporti ha spazzato via la questione definendo valida l´approvazione rilasciata a ottobre 2005. Già varie consulenze tecniche del resto avevano stabilito che quel relè era una delle «possibili soluzioni tecniche, un componente accessorio da non considerare parte integrante del sistema». Il dispositivo serve solo a trasformare l´impulso del «rosso», che arriva dal semaforo con una tensione di 220 volt, in un segnale da 5 volt, in modo tale che possa essere letto dal computer. E il relè può essere sostituito con qualsiasi altro congegno in grado di trasformare la tensione. «I T-Red sono omologati. Il Ministero dei Trasporti, dopo una lunga e rigorosa istruttoria tecnica, ha condiviso in pieno la nostra tesi. Confidiamo ora che tutte le Procure, che stanno procedendo nei confronti dell´ingegner Arrighetti, chiedano l´archiviazione del procedimento penale e dispongano la restituzione dei T-Red ancora in sequestro», hanno dichiarato Gabriele e Rosario Minniti, difensori dello stesso Arrighetti. Ora i T-Red sequestrati possono "tornare in libertà". In particolare gli 80 comuni che li hanno in dotazione potranno usare a loro piacimento i T-Red e i tempi del giallo per sanzionare gli automobilisti. Infatti sui tempi del giallo "il giallo" continua, non c´è ancora nessuna normativa al riguardo. Solo suggerimenti.