La Stampa 4/5/2010, pagina 32, 4 maggio 2010
A PROPOSITO DI FRANCESCO BONAMI
Achille Bonito Oliva: «Francesco Bonami è un servo di scena della critica. Nei suoi libri ”scrivi e getta” tutto si risolve nella ricerca della battuta, senza affrontare mai il suo vero complesso di Edipo che è quello di essere un pittore mancato che ha vissuto dal buco della serratura il successo mondiale della Transavanguardia. Il suo comportamento racchiude il sarcasmo toscano alla Francesco Nuti e il vanto di ritorno dell’emigrante che è stato financo a Chicago. Tornato, possiamo chiamarlo Frankie Bonanima».