Wall Street Journal, 4 maggio 2010, 4 maggio 2010
Dopo un anno abbondante di indagini sull’atterragio d’emergenza nel fiume Hudson del 15 gennaio 2009, la National Transportation Safety Board è arrivata alla conclusione che il ”Miracolo dell’Hudson” sia un po’ meno pericoloso di quanto sembrasse
Dopo un anno abbondante di indagini sull’atterragio d’emergenza nel fiume Hudson del 15 gennaio 2009, la National Transportation Safety Board è arrivata alla conclusione che il ”Miracolo dell’Hudson” sia un po’ meno pericoloso di quanto sembrasse. I piloti che nei mesi scorsi al simulatore di volo hanno affrontato la medesima situazione gestita dal pilota eroe Chesley ”Sully” Sullenberger – con la rottura di entrambi i motori dovuta al risucchio di stormi di uccelli – sono sempre riusciti ad atterrare in maniera sicura all’aeroporto La Guardia. Questo, precisano dalla Ntsb, non vuole dire però che Sullenberger abbia sbagliato ad atterrare nel fiume: il pilota non poteva sapere che l’aereo sarebbe stato in grado di attraversare Manhattan. Alla Airbus temevano così tanto di essere anche solo sospettati di volere ridimensionare i meriti del pilota che i vertici dell’azienda hanno chiesto alla Ntsb di tenere secretati i risultati.