Elisabetta iovine, ItaliaOggi 4/5/2010, 4 maggio 2010
IN RUSSIA GUERRA APERTA CONTRO L’AV
Ai cittadini russi non va proprio giù l’alta velocità ferroviaria. Continuano gli attacchi ai convogli ultramoderni, chiamati Sapsan, che collegano Mosca e San Pietroburgo. Piccoli gioielli, entrati in funzione nel dicembre scorso, acquistati dalla tedesca Siemens. La distanza di 687 chilometri è coperta in 3,45 ore rispetto a un tempo che va da 4,30 a 8 ore con i treni tradizionali. Sapsan raggiunge anche i 322 chilometri orari.
Ma si tratta di un’opportunità che non è certo alla portata di tutte le tasche. Il biglietto di sola andata in seconda classe costa 3.432 rubli, pari a 88 euro: dieci volte più di un posto sullo Iounost, il vecchio treno da poco soppresso. Proprio per questo la rabbia dei cittadini ha trovato una valvola di sfogo: colpire il simbolo dei ceti abbienti, mentre la gente comune non se la passa certo bene a Mosca e dintorni. Lanci di pietre e di blocchi di ghiaccio, tiro con la carabina, sabotaggi: in quattro mesi il treno del futuro ha subìto almeno 14 atti di vandalismo.
Tutto è cominciato in gennaio quando Mikhail Samartsev, 35 anni, abitante di Leontievo, un villaggio della regione di Tver, ha danneggiato un vetro a causa del lancio di un pezzo di ghiaccio. Sono seguiti altri attentati. Il dipartimento dei trasporti di Tver ha ricevuto molte lettere di recriminazione e di minacce. Un residente di un villaggio ha spiegato a un giornale che i viaggiatori di Sapsan possono anche circolare su carrozze d’oro, ma non devono disturbare la vita quotidiana delle persone. Il riferimento è allo spostamento d’aria enorme che infastidisce le persone.
Ma c’è di più. Da quanto è entrato in servizio il gioiello delle rotaie russe, numerosi treni omnibus sono stati soppressi: così i viaggiatori sono costretti a estenuanti attese per raggiungere i paesi di destinazione. Inoltre parecchi punti di passaggio sulle rotaie sono stati eliminati e vi sono interi paesi divisi in due: attraversare i binari a piedi è un’impresa ardua. Si sarebbe dovuto costruire piccoli ponti sopra i binari, ma le autorità locali non hanno i soldi per farlo. Ora, con l’arrivo della bella stagione, il malcontento potrebbe crescere ulteriormente perché i proprietari delle case di campagna si insedieranno nei villaggi. Ma, a oltre 300 all’ora, gli uomini d’affari in treno non se ne accorgeranno.