A. M., il Fatto Quotidiano 4/5/2010;, 4 maggio 2010
DA ANEMONE A ZAMPOLINI: IL CAST DI ”CASE SPORCHE”:
Come il cast di un film: ecco, nome per nome, i protagonisti dell’affaire case sporche. Diego Anemone, l’amico di tutti Imprenditore, agli arresti per l’inchiesta sugli appalti legati alla Protezione civile, disposti dalla Procura di Firenze il 10 febbraio, prima che l’inchiesta fosse trasferita a Perugia per competenza. S’è aggiudicato diversi appalti legati alla Protezione civile. Dal filone perugino dell’indagine emerge che avrebbe messo a disposizione 900 mila euro utilizzati, poi, per l’acquisto della casa del ministro Scajola con vista sul Colosseo. In altri filoni d’indagine, invece, si scopre che ha affidato centinaia di migliaia d’euro a don Evaldo Biasini, che li avrebbe poi versati in propri conti bancari. Evaldo Biasini, in arte ”don Bankomat” Missionario, membro della Congregazione dei missionari del Preziosissimo sangue di Roma: sul suo conto corrente sarebbero transitati circa quattro milioni di euro, parte dei quali provenienti da Anemone. Il Ros, che ha indagato sul suo conto e ha trovato tre pen drive dove teneva la contabilità dei soldi forniti da Anemone, l’ha soprannominato don ”B ankomat”. Angelo Zampolini, il riciclatore Architetto. l’uomo che avrebbe consegnato alle venditrici i 900 mila euro, messi a disposizione da Anemone, per l’acquisto della casa di Scajola. indagato per riciclaggio: i pm di Perugia ritengono che i soldi di Anemone siano il frutto di affari illeciti, e per lui – insieme con il commercialista Stefano Gazzani e l’ingegnere Claudio Rinaldi – i pm (...) hanno chiesto l’arresto. Richiesta rigettata dal gip, che ritiene competente, sulla vicenda, la Procura di Roma. lo stesso Zampolini ad ammettere di aver versato alle sorelle Papa, venditrici dell’ap - partamento, 80 assegni per un valore di 900 mila euro, al momento dell’acqui - sto dell’appartamento destinato a Scajola. Zampolini ha confermato il passaggio dei soldi sul proprio conto corrente. Laid Ben Hidri Fathi, l’autista di fiducia Interrogato dai pm di Perugia è un nuovo testimone: anch’egli sarebbe coinvolto nella ”catena” che realizzò il passaggio dei soldi, partiti da Anemone, confluiti poi nell’acquisto dell’appartamento di Scajola. Parliamo di un uomo di fiducia – un ex autista – di Anemone e Balducci, ex presidente del consiglio superiore dei Lavori pubblici. Conosce Anemone, che gli viene presentato da Balducci, nel 2000. Fathi avrebbe dichiarato d’aver ricevuto ”buste” da consegnare a vari soggetti. E avrebbe agito da intermediario anche nella vicenda dell’appartamento poi acquistato da Scajola. Tra i nomi che avrebbe fatto c’è proprio quello di Zampolini, a cui avrebbe consegnato dei soldi, poiché l’architetto si occupava di operazioni immobiliari, per conto di Balducci e Anemone. Si tratta di un notevole riscontro alla versione di Zampolini: Zathi gli avrebbe consegnato 500 mila euro, nel periodo in cui Scajola acquistava la casa, proprio nei pressi di Largo Argentina, dove ha sede la filiale della Deutsche Bank, dalla quale, poi, verranno emessi gli 80 assegni che Zampolini dice di aver consegnato per la casa del ministro. Angelo Balducci, il re del G8 a La Maddalena stato arrestato – con Fabio De Santis, Diego Anemone e Mauro Della Giovanpaola – il 10 febbraio su richiesta dei pm di Firenze. Reato ipotizzato: corruzione nella gestione di alcuni appalti legati alla Protezione civile e al G8 della Maddalena. Presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, è stato ”soggetto attuatore”, proprio per il G8 inizialmente previsto in Sardegna, nominato con un’ordinanza del governo nel 2008. Alcuni mesi dopo, attraverso un’altra ordinanza, fu sostituito da Fabio De Santis. Risulta in stretti rapporti con Diego Anemone, che ha beneficiato di alcuni appalti, proprio negli affari gestiti dalla Protezione civile. Beatrice e Barbara Papa e l’appar tamento Sono due sorelle, proprietarie dell’appartamento di nove vani e mezzo venduto, nel 2004, a Scajola. Quando la procura mostra loro gli assegni circolari, siglati Deutsche Bank, dei quali parla Zampolini, non mostrano dubbi e li riconoscono. Le venditrici dichiarano che l’appar - tamento fu venduto, in realtà, per 1,7 milioni di euro e non, come dichiarato nell’atto di vendita, per una cifra di 610 mila euro. Claudio Scajola, il ministro ”Sciaboletta” Non è indagato, sarà ascoltato nei prossimi giorni, dalla Procura di Perugia, come persona informata sui fatti, sull’ac - quisto dell’appartamento con vista sul Colosseo. La sua versione: ”Ho acquistato la casa con i miei soldi, al prezzo pattuito di 610 mila euro, con un mutuo acceso al Banco di Napoli, che sto ancora pagando. Denuncerò chi afferma che avrei ricevuto questi assegni per darli alle venditrici”. Pietro Lunardi e quella ristrutturazione Ex ministro, ha dichiarato a Il Fatto Quotidiano che Anemone ha seguito la ristrutturazione di una sua villa parmense per cui, ha detto, il pagamento ammonterebbe a 100 mila euro ed è stato interamente fatturato. Negli atti d’in - chiesta si fa cenno a un ex ministro, non indagato. Oltre Anemone, Lunardi conosceva bene Balducci e Zampolini. E anche la sua famiglia, nello stesso periodo in cui Scajola acquista casa, compra un appartamento, con atto firmato dallo stesso notaio che sigla la vendita delle sorelle Papa al ministro.