Marianna Aprile, Novella 2000, n. 18, 06/05/2010, pp. 64-67, 6 maggio 2010
Cristiano Malgioglio. «Il ciuffo è nato nel 1984: sbagliai le dosi di acqua ossigenata nella tinta per i capelli, mi piacque e li tenni così
Cristiano Malgioglio. «Il ciuffo è nato nel 1984: sbagliai le dosi di acqua ossigenata nella tinta per i capelli, mi piacque e li tenni così. Cameron Diaz ne va pazza, ma sono disposto a rinunciarci per recitare. L’anno scorso ho preso la lettera con cui Ingrid Bergman chiese a Roberto Rossellini di lavorare con lui, l’ho copiata e inviata a Pupi Avati. Al contrario di Ingrid e Roberto non abbiamo lavorato insieme e lui non è diventato il mio uomo. Dice che sono troppo televisivo. Il cinema è la mia passione ma anni fa ho perso il treno più importante. Pedro Almodóvar stava preparando la mala educación e dovevo andare a fare il provino. Poi però mi vollero a Scherzi a parte. Scelsi la Tv e persi l’occasione. Ma Pedro rimane il mio sogno nel cassetto. Lui potrebbe farmi diventare come Leo Gullotta, che spazia dal Bagaglino ai ruoli drammatici. Nel mentre, diventerò la mamma di Massimo Ceccherini. Siamo stati scelti per un film in cui lui sarà mio figlio, io suo padre e sua madre. Stiamo scegliendo il regista, ma sarà una cosa pazza, divertente». *** «Il mio amore più grande, durato cinque anni e finito l’anno scorso, è stato con un surfista di Malibu, bellissimo e ventottenne. Voleva mi trasferissi lì. Ma come faccio? Comunque ci sentiamo spesso. Magari ci rimetteremo insieme, chissà. Nel mentre faccio vita monastica. Vado a letto dopo Striscia la notizia e mi sveglio alle sei del mattino».