Zweig, Stefan - *Uomini e destini (Menschen und Schicksale), 21 aprile 2010
Nietzsche è Fritz per la madre, una donna pia sempre vestita di nero, che va spesso in chiesa. […] Quanta gioia le ha procurato quel giovane fine, intelligente, dolce; quant’è stata orgogliosa, lei, del suo Fritz in tutti i primi anni: al ginnasio, lo studente migliore; all’università, il cocco di tutti i professori; a ventiquattro anni, un miracolo, nel mondo accademico, docente universitario, ordinario a Basilea; a venticinque anni, una celebrità, per via della sua amicizia con il famoso Richard Wagner; ogni madre ha da invidiarla per un figlio del genere, lei, la taciturna, riservata vedova del pastore di Naumburg
Nietzsche è Fritz per la madre, una donna pia sempre vestita di nero, che va spesso in chiesa. […] Quanta gioia le ha procurato quel giovane fine, intelligente, dolce; quant’è stata orgogliosa, lei, del suo Fritz in tutti i primi anni: al ginnasio, lo studente migliore; all’università, il cocco di tutti i professori; a ventiquattro anni, un miracolo, nel mondo accademico, docente universitario, ordinario a Basilea; a venticinque anni, una celebrità, per via della sua amicizia con il famoso Richard Wagner; ogni madre ha da invidiarla per un figlio del genere, lei, la taciturna, riservata vedova del pastore di Naumburg. […] che scrive pure male i titoli delle sue opere (’Crepuscolo degli spiriti” invece di Crepuscolo degli idoli e ”Zara Tustra”, invece di Zarathustra). […] il ”Fritz del suo cuore”, disonora il ricordo del suo devoto padre, perché scrive libri blasfemi, chiamandosi, empiamente, l’’Anticristo”. Era uno scandalo, una vergogna: il figlio d’un pastore che dileggia l’insegnamento cristiano, annunciando una crociata contro la Croce. Zweig, Stefan - *Uomini e destini / Stefan Zweig ; traduzione di Cinzia Romani- Milano : Frassinelli, 1993- XI, 250 p.