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 2010  aprile 18 Domenica calendario

FASCISTA". "TU ALLORA DIMETTITI" IN DIRETTA TV LA SCISSIONE C´ GI - ROMA

«Dimettiti, vattene», urla Lupi, vicepresidente della Camera, Pdl. «Smettila, è da fascisti, maestro di lottizzazione», gli spara contro Bocchino, vicepresidente dei deputati, sempre Pdl. La rissa in tv, andata in onda nel programma di Raidue "L´ultima parola", non è sfuggita nemmeno a Berlusconi. Che, parlandone furibondo nel pranzo di ieri con gli imprenditori al Salone del Mobile di Milano, è sbottato così: «Io quei due in televisione non ce li voglio più». Quei due sono i finiani Italo Bocchino e Adolfo Urso che, venerdì notte nella trasmissione di Gianluigi Paragone, reduci dalla tempestosa riunione dell´ufficio di presidenza del partito, se le sono date di santa ragione (verbalmente, anche perché erano in collegamento esterno) con i colleghi del Pdl ma berlusconiani Maurizio Lupi e Daniela Santanchè. Una bolgia di accuse e insulti, quasi prove tecniche di scissione in diretta tv. Si arrabbia Bocchino: «Lupi, voi che venite da Comunione e Liberazione siete maestri nella divisione dei posti, e vieni a fare la morale a me?». L´altro, livido: «Tu da questo momento non mi rappresenti più, lascia il tuo incarico al gruppo della Camera». Controreplica: «Bravo. Sei stato il primo per conto di Berlusconi a dirci che dobbiamo andare fuori dal partito». Prende, o tenta di prendere la parola la Santanchè, sottosegretario del governo Berlusconi: «Fini ha fatto un capitombolo su tutto, immigrati, bioetica, cittadinanza. Non è leale». Irrompe Urso, viceministro dello stesso governo Berlusconi: «Lealtà? Ma di che parli tu, che eri contro il premier ma hai venduto la tua coerenza per una poltrona». «Fascista». «Zitta, io parlo solo con Lupi».
Parte il sondaggio: come si schierano gli italiani nella guerra fra Berlusconi e Fini? Sotto tiro finisce il conduttore Paragone, reo di non leggere correttamente le tabelle, «lei lavora per conto del suo editore di riferimento, la Lega» protesta Bocchino. «Ho solo la tessera di giornalista in tasca». Urso torna alla carica con Lupi: «Il Giornale titola: "Fini, il ruggito del coniglio". E tu, tu lo condividi?». «Parli come Travaglio e Di Pietro». «Basta. Rispondi». «Sei fuso. Basta lo dici a qualcun altro, non stai più in An». La Santanchè: «Caserma. Caserma. Andate via dal partito, che è meglio». Calano i titoli di coda sul "pollaio". Con successiva scomunica berlusconiana della performance dei finiani. Via dagli schermi, quei due. Per la Santanchè invece, che ieri ha raggiunto il Cavaliere al Salone del Mobile, tanta solidarietà e un bel passaggio in elicottero per Arcore.