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 2010  aprile 21 Mercoledì calendario

LETTERA DI ROSA BAZZI AL DIRETTORE DI OGGI

(scritta con l’aiuto delle compagne di carcere, visto che Rosa Bazzi sa a malapena scrivere il suo nome)

"Ora sono io a chiedere giustizia, per noi e per quelle povere persone"

Gentile direttore, Umberto Brindani,
intanto la ringrazio che mi da la possibilità di poter finalmente esprimere e gridare a tutta l’Italia la disperazione mia e di mio marito!
Le chiedo inanzi tutto di poterla conoscere di persona e di poterci incontrare in
tribunale, e quindi di potersi realmente rendere conto guardandoci negli occhi chi
realmente sono Rosa Bazzi e Romano Olindo; se degli assassini o due persone
semplici e nello stesso tempo così fragili da poter essere collocate come due teneri fiori incastrati in un muro di cemento!!
Le chiedo col cuore di leggere attentamente e di prendere atto di tutto quanto con grande coraggio le sto finalmente raccontando.
Nella mia fragilità, così evidente, sono stata condizionata nelle mie prime dichiarazzioni, a raccontare fatti non veri!
La mia personalità è stata travolta da tutta una serie di circostanze avverse,
costringendomi a raccontare, quindi a inventare i fatti dichiarati nei primi
interrogatori; fatti però assolutamente non veritieri... e completamente estranei alla mia persona. Io, Bazzi Rosa, oggi che dopo tanto finalmente mi sento lucida e completamente in possesso di questa mia personalità, sottratta in principio, oggi voglio raccontare, esprimermi, e difendermi da questi attacchi subiti e che purtroppo ancora oggi subisco! Da queste accuse così forti che ancora, e penso per sempre lasceranno in me e in mio marito una cicatrice indelebile nell’anima, sul volto, e naturalmente di fronte a tutto il mondo...
Non è mai stata pubblicata la verità, le prove che sono scritte e studiate da persone ultracompetenti in questo campo (parlo di prove schiaccianti che scagionerebbero me e il mio Olindo) ma ora io voglio con tutta me stessa e
con tutta la forza che Dio mi darà, renderle pubbliche. Ho deciso dopo molto tempo di iniziare questo serio percorso, forse per paura o forse perché ormai ci hanno costruito sul viso una maschera mostruosa, ora mi chiedo perché
devo sopportare tutto questo ancora!!! Vi scrivo e dichiaro ancora una volta l’innocenza mia, e di mio marito Olindo. Vi lascio dei documenti coi quali voi vi potrete rendere conto di cosa veramente si parli.
Ora sono io. Rosa Bazzi e mio marito Romano Olindo a chiedere giustizia, che purtroppo ancora oggi non è stata fatta ne per noi, ne per quelle povere persone che non ci sono più! Certo, si vogliono tenere in carcere due persone
innocenti, per coprire il vero assassino, questa è la cosa più vergognosa, nonostante le prove certe e documentate. Vi chiedo di leggere con
molta attenzione e cura questi documenti che vi inoltro, fate in modo che tutto
questo sia reso publico, e che se ci deve essere giustizia sia fatta sui veri responsabili!
Leggete con attenzione le dichiarazioni del sig. Frigerio prima e dopo l’interrogatorio che ha avuto con il Maresciallo Gallorini! (Punto importante).
Le impronte di sangue mai trovate a nostro carico, e tutto il resto della mia difesa che se vorrete vi invierò prossimamente.
Vi chiedo aiuto anche da parte vostra a far uscire la vera verità, e di conseguenza il vero assassino!!! Vi ringrazio dell’attenzione.
In fede

Bazzi Rosa