Silvia Grilli, Panorama 08/04/2010, 8 aprile 2010
Nella casa neworkese di Antonio Monda si sono conosciuti Al Pacino e Philip Roth (l’attore è andato dallo scrittore: «Sono Al», non avendo reazioni ha specificato: «Al Pacino», ottenendo come risposta: «So chi sei»); Maryl Streep ha incontrato Renzo Piano e Salman Rushdie Roberto Saviano
Nella casa neworkese di Antonio Monda si sono conosciuti Al Pacino e Philip Roth (l’attore è andato dallo scrittore: «Sono Al», non avendo reazioni ha specificato: «Al Pacino», ottenendo come risposta: «So chi sei»); Maryl Streep ha incontrato Renzo Piano e Salman Rushdie Roberto Saviano. Sempre nell’appartamento dello scrittore calabrese Don De Lillo ha esortato Roth: «Scrivi meno, va in vacanza». L’altro: «Vivo finché scrivo. Dopo muoio». Secondo il New York Times Monda è «l’intellettuale più introdotto di Manhattan». Figlio di un avvocato napoletano sindaco di Cisterna di Latina e di una calabrese, è nipote di Riccardi Misasi, ministro democristiano che duramte Tangentopoli fu accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso. Cominciò come fotografo sul set della Notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani, poi si laureò in legge e diresse un film, Dicembre. Emigrò in america nel 1994, è sposato con la giamaicana Jacqueline Greaves. Oggi è professore di cinema alla New York University.