Varie, 8 aprile 2010
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Bertini Paolo
• Arezzo 7 luglio 1964. Ex arbitro. Esordì in serie A il 3 ottobre 1999 (Perugia-Reggina 2-1), in tutto diresse 110 partite. Coinvolto in Calciopoli, fu prosciolto dalla Caf dopo che il procuratore federale Stefano Palazzi aveva chiesto cinque anni di inibizione con radiazione. Indagato (poi imputato) per associazione a delinquere a Napoli, nel 2008 fu ”dismesso” per «normale avvicendamento» dai ranghi arbitrali. Procuratore finanziario al San Paolo Invest • «Quando da bambino giocava a pallone lo faceva già con l’occhio dell’arbitro, tant’è che non si è fatto mai ammonire. Per forza, suo padre faceva il guardalinee e gli ha trasmesso subito la passione per il mestiere più contestato del mondo. Un percorso particolare quello di Paolo Bertini, che nel ”92 si era dovuto fermare per un anno a causa di un infortunio, ma l’hanno aspettato ed è rientrato nei ranghi. [...] Una trafila lunga anche perché è stato scoperto in ritardo, così è arrivato in serie A nel ’’99 e alla svelta è diventato internazionale. ”L’esordio assoluto non lo dimenticherò mai: Etruria-Montevarchi, avevo 16 anni, non riuscivo nemmeno a trovare lo spogliatoio per l’emozione, nel primo tempo non ho mai fischiato: hanno giocato da soli. Ma il momento in cui mi sono reso conto di aver realizzato un sogno è stato quando in campo c’era Zidane: ammaestrava la palla, l’accarezzava, la nascondeva. E io ero lì, a dirigerlo. stato un momento intenso [...] Sono malato di calcio, guardo anche i campionati dilettantistici, ma ci sono troppe parole attorno al pallone, dietrologie proiettate verso l’idea che sia tutto falsato. [...] In area a volte ci sono 8 coppie di giocatori che possono commettere fallo, io ne focalizzo una parte, ma se qualcuno intende falsare la realtà sceglie 4-5 calci d’angolo, smonta le immagini in fotogrammi, e qualcosa da utilizzare lo trova [...]”» (Gabriella Mancini, ”La Gazzetta dello Sport” 10/4/2005)