Giovanna Gabrielli, Il Fatto Quotidiano 6/4/2010;, 6 aprile 2010
IL FATTO DI IERI - 6 APRILE 1934
L’atelier della Biki di via Senato, 8 era già il regno dell’eleganza milanese quando D’Annunzio, il 6 aprile 1934, ospite della sfilata di lingerie dell’amata sarta regina, decise di regalare in blocco l’intera collezione alla sua compagna, la pianista Luisa Baccara. Senza un soldo, ma impazzito per quei modelli se la caverà con un’ode … – le pieghe, gli intervalli, il tessuto pieno e il merletto aereo, le cuciture, gli orli sono elementi del ritmo esatto e dell’ incognito indistinto, e perciò della poesia». Un episodio tra i tanti della eccentrica vita di Elvira Leonardi, in arte Biki, nipote di Giacomo Puccini, nata e vissuta nella Milano colta, aristocratica e brillante, capace di cimentarsi con le fibre sperimentali del ”made in Italy” autarchico, di mixare nel suo carnet creativo l’haute couture e il pret-à-porter, di giocare con lo sfarzo dei tessuti e con le sinfonie dei colori. Passata alla storia anche per aver rivoluzionato il look della Callas, incontrata a una cena in casa Toscanini e passata, sotto la sua regia, da ”ragazza goffa e disastrosa” a eterea, fascinosa testimonial della sua griffe. Biki, signora della moda che odiava il termine stilista, dichiarandosi solo ”una sarta”.