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 2010  aprile 01 Giovedì calendario

BENVENUTA HOLLYWEB

Una delle battaglie che ha accompagnato, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, U
la nascita del cinema, è stata combattuta, a suon di brevetti, attorno ai sistemi di proiezione. Quello che sta succedendo oggi, con l’avvento e il veloce evolversi della tecnologia digitale, a cui si accompagna la sparizione del supporto (o meglio, la sua mutazione immateriale), ricorda molto il susseguirsi di invenzioni che hanno preceduto la prima proiezione pubblica a opera dei fratelli Lumière al Café de Paris il 28 dicembre 1895. Non è difficile infatti vedere negli attuali computer, iPod e telefoni cellulari hi tech un’ulteriore evoluzione di quel «Mondo nuovo», strumento di intrattenimento piuttosto popolare tra il XVIII e il XIX secolo, dove all’interno di una grossa scatola era possibile vedere immagini in movimento, di solito riproduzioni illustrate di fatti realmente accaduti (come la decapitazione di Maria Antonietta, antenato "nobile" dell’esecuzione di Saddam Hussein che su YouTube conta milioni di visualizzazioni).
La scatola nel frattempo si è rimpicciolita, e i suoi contenuti ingigantiti e moltiplicati enormemente. L’allargarsi della "banda", ossia la maggior capacità di circolazione di dati attraverso internet, ha reso inoltre possibile il superamento di quella catena distributiva (sala - tv - homevideo) che fino a pochissimo tempo fa è sembrata la sola via di accesso al patrimonio cinematografico e che ora appare di colpo archeologica.
Rimane naturalmente la differenza qualitativa (di godimento) tra vedersi un film in sala e vederlo nello schermo del computer o in quello del telefonino, ma non cambia la sostanza del discorso, che in questo senso, del resto, valeva già per la televisione. Il dato rilevante è che la rete è diventata il maggior canale di diffusione cinematografica.
Oggi basta andare in internet e vedere film che fino a pochissimo tempo fa erano considerati rarità assolute. Vi si trova di tutto in streaming, dal cinema sperimentale ai classici degli anni 30 o 40 hollywoodiani, cinesi o giapponesi, alle commedie di Jerry Lewis, ai programmi televisivi d’autore diierie di oggi, alle serie tv. Recentemente sono apparsi lacerti anticipatori (tra cui una velocizzazione presumibilmente completa di tutto il film)dell’opera ultima di Jean- Luc Godard, «Film Socialisme », che verrà presentata al Festival di Cannes fra qualche mese.
Per paradosso, in alcuni casi il web è il solo luogo dove è possibile vedere un film per intero: come è successo con «La battaglia dei tre regni» di John Woo, in Italia impietosamente accorciato dal distributore alla sua uscita in sala lo scorso inverno e su YouTube visibile nella sua versione integrale.
C’è poi chi ha sfruttato la rete in modo del tutto originale, davvero creando un "mondo nuovo". David Lynch (l’autore di «Twin Peaks», e di «Inland Empire»), attraverso il suo sito sta portando avanti un progetto di film di viaggio a episodi realizzato unicamente dalle interviste alle persone incontrate durante una traversata degli Usa, dalla California al Maine e ritorno. Si chiama «Interview Project » ed è visibile unicamente in rete, tuttora in fieri . M. Night Shyamalan invece, continuando in qualche modo il suo cinema "sesto senso", fatto di tensioni e di vertigini, ha dato al suo sito una forma filmica.
Tutto è trasfigurato e trasformato in immagine, suspence e azione. Tutto è in soggettiva. Per accedere a quanto sta sotto e dietro i film del regista – le motivazioni, i problemi, le idee, la lavorazione – bisogna muoversi, bisogna cercare bene nelle stanze della casa di questo sito stregato, unico in tutto il panorama internet.
Un ulteriore significativo sfruttamento delle possibilità offerte dalla rete, a partire dalla sua sostanziale orizzontalità, è quello di alcune realtà indipendenti, centri di ricerca, piccoli e audaci distributori, esperienze di produzione "dal basso", persone che si sono arrischiate in progetti avventurosi, dagli esiti incerti sul piano economico ma importantissimi su quello politico-culturale e dello scambio.