LAURA LAURENZI, la Repubblica 23/3/201, 23 marzo 2010
NESSUNO CI SALVER DAL RITORNO DEGLI EX
Con un colpo di clic i fantasmi riprendono corpo. Mai perdere i contatti con il proprio ex. Mai dire addio alla fidanzata di un tempo. un´abitudine sempre più diffusa restare in contatto, anzi rimettersi in contatto, con gli amori passati. Un terzo dei francesi lo fa, con uno o più ex, secondo un recentissimo sondaggio di Opinion Way pubblicato ieri da Le Monde. una tendenza più forte nella fascia fra i 18 e i 24 anni (un´età in cui gli ex non dovrebbero essere decine) e fra i non sposati (46 per cento). Assai meno diffusa invece fra i sessantenni. C´è dietro tutto questo un bisogno di regressione, secondo la psicoterapeuta Gianna Schelotto: «Assistiamo a grandi ritorni di ex con un vero e proprio divampare di passioni che si credevano morte e sepolte, anche a distanza di dieci-vent´anni. Da una parte c´è l´incapacità di compiere distacchi definitivi e dall´altra c´è la sindrome che io definirei delle sliding doors: viviamo con improvviso e inaspettato vigore il ritorno di un ex chiedendoci se abbiamo scelto di varcare la porta giusta: cosa ci avrebbe riservato invece scegliere un´altra porta?». Mai dire mai. Mai chiudere definitivamente i conti con il passato, mai pensare ormai i giochi sono fatti. Tutto può (ancora) succedere: «Il desiderio di regressione comporta l´esigenza di lasciarsi uno spiraglio aperto alle spalle - spiega Gianna Schelotto - Il dubbio è: ciò che anni fa abbiamo rifiutato forse era meglio di ciò che abbiamo scelto. Non è un caso che questo riprendere i contatti con gli ex e le ex accada dentro matrimoni o unioni tendenzialmente monocordi. Non fallimentari, ma ingrigiti dalla routine».
Telefonare sarebbe più complicato. Il ritorno dell´ex è un "regalo" che ci arriva quasi in automatico dalle nuove tecnologie, Facebook, i social network. «Attraverso questi strumenti si risale non soltanto agli ex ma anche ad antiche storie d´amore non corrisposto e spesso non consumate proprio perché vissute con tempistiche sbagliate. Storie che fanno parte dello sviluppo psicosessuale di ciascuno di noi - osserva Emmanuele A. Jannini, professore di sessuologia all´Università dell´Aquila - Ma c´è anche un aspetto sadico in questo recuperare i vecchi amori. C´è il desiderio di vedere, dopo vari anni, non solo che fine ha fatto tal dei tali, ma anche che aspetto ha, com´è oggi». Senza Facebook tutto questo non sarebbe così facile e accessibile: «Vedo stuoli di miei coetanei, professionisti cinquantenni, trafficare al computer con vari gruppi che organizzano incontri fra ex compagni di liceo - racconta Jannini - Capita di frequente che nascano storie: è come recuperare la propria giovinezza, riappropriarsene attraverso il sesso, la passione e anche i sentimenti, cercando di capire perché quell´amore è finito, perché uno dei partner a un certo punto ha tirato il grilletto».
Si possono frequentare gli ex - anzi, è l´atteggiamento più diffuso - anche come semplici amici, serenamente. Nel suo ultimo romanzo, "Il cerchio degli amori sospesi" (Garzanti) Alessandra Appiano indaga sui rapporti ormai consegnati al passato: «Forse è più femminile che maschile la certezza che l´amore non vada perduto per sempre - afferma - Se quando si è giovani non staccarsi dagli ex significa non sapersi decidere, quando si è più maturi recuperare i ricordi vuol dire dar loro dignità. Oggi si ricicla tutto, non si butta niente, neanche un ex, dunque. Io sono convinta che la migliore amicizia fra un uomo e una donna sia quella che nasce fra due ex, dopo, anche molto dopo, che una storia d´amore è finita».