Gabriele Parpiglia, Chi, n. 11 , 17/03/2009, pp. 106-111, 17 marzo 2009
«Arrivo a Milano, lavoro come modella, vengo scelta per un casting di veline, pochi giorni prima del provino mi faccio bionda, mi prendono a Striscia la notizia, serate, successo, qualche soldo, che non guasta mai, e poi arriva lui: Teo
«Arrivo a Milano, lavoro come modella, vengo scelta per un casting di veline, pochi giorni prima del provino mi faccio bionda, mi prendono a Striscia la notizia, serate, successo, qualche soldo, che non guasta mai, e poi arriva lui: Teo. In principio è stata solo attrazione fisica pazzesca. Ha presente due corpi che, quando si sfiorano, sanno perfettamente quale sarà il prossimo movimento, la prossima mossa giusta da fare, le mani sembrano telecomandate e tutto è stupendo, naturale. Ecco, questo era il rapporto con Teo all’inizio. Lei mi faceva ridere e poi è nato l’amore: Teo più grande di me, io innamorata pazza di lui. Insieme coltiviamo la passione dei viaggi. Giriamo il mondo, ma le mete preferite sono Florianopolis, dove sono nata e dove Teo ha anche acquistato una casa per noi, e Miami. Anche negli States lui ha comprato un appartamento. Poi torno in Italia e scopro di essere in dolce attesa». Ai tempi era ancora la velina bionda di Striscia la notizia. «Mi propongono di continuare a ballare, anche se in gravidanza. Ne parlo con Teo e decido che sarebbe stato meglio mollare il programma. Saluto, ringrazio Antonio Ricci, ritorno mora e ce ne andiamo a Miami. Nasce Julia. Teo e io iniziamo un tiremolla infinito. Mi annullo. Mi dimentico chi sono, che cosa ho fatto. […] Mollo il lavoro, rinunciando a proposte in tv, serate, pubblicità. Inizia una crisi profonda tra me e Teo. Litigi su litigi. Viene fuori la differenza di età e i nostri caratteri si scontano. Fino a quando decido di andarmene, con Julia, un mese in Brasile. Le provo tutte. Faccio yoga, vado da uno psicologo e mi convinco che devo salvare questo rapporto. Torno in Italia e ripartiamo. Ci godiamo una settimana d’amore in un posto stupendo. Tutto pare rientrato. Pare. Litighiamo per stupidaggini. Mi sembra di soffocare. Mi mancano le amiche. […] Proviamo per l’ultima volta a superare l’ennesima crisi. Andiamo a Miami, ma niente. Ormai il rapporto è compromesso. Finisce anche l’attrazione fisica. Rientro in Italia con mia figlia mi trasferisco a Milano. Ricomincio da noi due» (Thais Wiggers).