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 2010  marzo 01 Lunedì calendario

Milioni Alfredo

• Roma 19 settembre 1948. Politico. Presidente del XIX municipio di Roma. Responsabile elettorale del Pdl (e pirma di Forza Italia) il 27 febbraio 2010 ritardò la consegna della lista provocandone l’esclusione dalle Regionali nel Lazio • «Lo descrivono tutti come un tipo sui generis, spesso sgarbato e piuttosto arrogante. Uno che, pur di non tornare a fare l’autista dell’Atac, il suo vero lavoro, era pronto ”a vendersi l´anima al diavolo” [...] presidente del XIX municipio di Roma [...] da socialista, ha scalato tutti i gradini della politica ricoprendo l’incarico di responsabile elettorale prima in Forza Italia e ora nel Pdl. [...] già nel 2006, alla vigilia del deposito delle firme per le comunali, Milioni sparì per una notte intera con tutto il faldone relativo. Una ritorsione: lui voleva essere candidato alla presidenza del suo municipio, ma l’allora Forza Italia gli preferì Ettore Rubino, un ex democristiano legato al senatore Cesare Cursi. Appresa la notizia, ci rimase malissimo, e pensò di vendicarsi. Staccò il telefono di casa e il cellulare, nessuno sapeva che fine avesse fatto. I militanti azzurri furono costretti a restare in giro fino all’alba per raccogliere nuove firme. Poi, non si sa bene se per un sussulto di coscienza o per gli anatemi dei suoi compagni, il mattino dopo ricomparve e tutto tornò a posto. [... ] Nel 2004, da assessore al Bilancio, fece inserire all’insaputa di tutti un allegato alla delibera con cui il consiglio del municipio XIX aveva bocciato, tra l’altro, l’edificazione del parco vincolato di Casal del Marmo: con quel documento surrettizio si sosteneva il contrario, dando via libera alla costruzione di 350mila metri cubi di villette. L’allora presidente, Marco Visconti, dovette mandare un’errata corrige al Campidoglio:’ stato un errore degli uffici”. fatto così Milioni. Distaccato per anni nell’ufficio del deputato ed ex assessore forzista della giunta Storace Giorgio Simeoni (raggiunto nel 2006 da una richiesta di arresto per gli scandali nella sanità laziale), ha sempre goduto di coperture eccellenti. Di cui si vanta spesso. Rafforzando il suo senso di impunità. Da presidente del municipio si è lasciato spesso andare in escandescenze e insulti. Memorabile la scenata del settembre 2008 in consiglio: ”Siete degli stronzi, andatevene aff...”, urlò contro il Pd abbandonando l’aula. Per sfidarlo, volle passare dietro i banchi dell’opposizione, anziché della maggioranza. Il consigliere Lazzara però non si mosse. E lui tentò di montargli sopra» (l.m. e gio.vi., ”la Repubblica” 1/3/2010).