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 2010  febbraio 26 Venerdì calendario

LA FELICITA’ DEL BUTHAN

Il Buthan è un piccolo paese poco popolato (700mila abitanti), incastrato tra due giganti (Cina e India), rimasto isolato per millenni. Alla fine degli anni Settanta il suo penultimo re usò per primo il concetto di "Felicità interna lorda" (Fil). Questa strana nazione è una monarchia costituzionale in apparenza arretrata: un sistema matriarcale dove la poligamia e la poliandria sono legali, le auto sono pochissime, c’è un solo canale tv dal 1999, la telefonia mobile è arrivata nel 2003 e il tiro con l’arco è lo sport nazionale.
La società civile difende i valori del buddismo e di un’architettura urbanistica molto rigorosa. Per legge il 60% del paese deve restare coperto di foreste e la lotta contro la corruzione è molto severa. Quasi tutti indossano il costume tradizionale e parlano una lingua vicina al tibetano. Eppure questo paese riesce ad avere - grazie alle cospicue ricchezze idroelettriche, sftuttate da aziende indiane - un livello di vita elevato per la regione: la democrazia parlamentare è vigile, e sanità e istruzione, compresa l’università, sono gratuite.
Il Buthan misura il benessere con indici di Fil diversi dall’indice di sviluppo umano dell’Onu. Al posto di un illusorio indice unico, i bhutanesi tengono conto di nove indici: benessere psicologico, salute, istruzione, uso del tempo, diversità culturale, amministrazione, vitalità della vita democratica, diversità econologica e tenore di vita. L’evoluzione di questi indici è al centro dell’attenzione di tutti i giornali del paese, spesso critici verso il potere. Ma la perfezione ovviamente è lontana: oggi il paese, fino a poco tempo fa al 90 per cento rurale, si sta urbanizzando a grande velocità, e questo provoca inflazione, disoccupazione e disuguaglianze.
Bisogna seguire da vicino l’evoluzione del Buthan. Se riuscisse a preservare la sua identità senza rinunciare alla crescita, potrebbe diventare un modello di sviluppo. Se invece fallisse, non solo avremmo perduto una grande civiltà, ma sarebbe un pessimo segnale per tutti.