Lettere a Sergio Romano, Corriere della Sera 26/02/2010 Andrea Laffranchi, Interventi&Repliche, Corriere della Sera 26/02/2010, 26 febbraio 2010
2 LETTERE – IN AUSTRIA
Caro Romano, generalmente le regioni di lingua tedesca sono sinonimo di prosperità economica e quindi sono la destinazione di flussi migratori. Questo vale però solamente per le regioni della Germania e della Svizzera, ma non dell’Austria. Come mai? questo che ha determinato il minor sviluppo economico delle regioni austriache?
Cesare Scotti
Cesare.Scotti@libero.it
Temo che la sua impressione sia sbagliata. Gli stranieri rappresentano circa il 9% della popolazione austriaca. Gli immigrati provengono in grande numero dalla penisola balcanica.
Sergio Romano
IL MAESTRO SABIU A SANREMO – L’articolo di Andrea Laffranchi «Ma la rivolta degli orchestrali a Sanremo è stata premeditata o spontanea?» (Corriere, 22 febbraio) lede la reputazione del maestro Sabiu. L’occhiello: «La gag avrebbe la firma del direttore Marco Sabiu» è un’illazione. Segue poi «Al nome di Malika Ayane, il direttore Marco Sabiu si è messo a parlare con il primo violino». La verità è questa: al nome di Malika Ayane l’orchestra si è messa a protestare. il primo violino ha chiamato il Maestro Sabiu, a cui ha comunicato il disaccordo. A quel punto, per rispetto verso l’orchestra, il Maestro ha riportato il fatto ad Antonella Clerici. Poi c’è stata la reazione dell’orchestra, reazione autonoma. Va inoltre ricordato che il Maestro Sabiu non aveva motivo di protestare, non avendo votato (in quanto direttore, doveva rimanere imparziale). «Un’inquadratura ha mostrato che gli spartiti gettati al vento erano quelli di Volare, una delle esecuzioni della serata di giovedì. Impossibile che fossero rimasti due giorni sui leggii. Quindi si tratta di una mossa premeditata». L’orchestra ha lavorato tantissimo, finendo ogni sera quasi all’1 di notte. Si pensa forse che all’1 di notte uno abbia voglia di rimettere a posto le parti, dividendole per giorno e magari mettendoci un fiocchetto rosso? Non mi pare prova sufficiente di premeditazione.
«Sabiu è l’indagato numero uno. La gag avrebbe la sua firma, troppo simile a quella del violino rotto e ad altre viste in questo Festival». C’è differenza tra buttare carta festosamente come Sabiu ha fatto nelle serate fra mercoledì e venerdì, o tirare carta appallottolata come irrispettosamente ha fatto l’orchestra autonomamente.
«Sabiu non avrebbe saputo districarsi nella partitura con la competenza richiesta dall’orchestra e così in onda è andata una registrazione». La tipologia di orchestra di Sanremo non era adatta per il suono viennese necessario a «Sul bel Danubio blu»: ecco perché è andata una registrazione. Le collaborazioni di Sabiu con Take That, Ligabue, Christopher Lee sono solo alcuni degli esempi della sua professionalità inattaccabile.
Corrado Canonici, manager di Marco Sabiu, Londra.
Canonici conferma (del resto si è vista in diretta) la chiacchierata fra Sabiu e il primo violino e conferma anche il gusto di Sabiu per le gag. Sulla premeditazione i sospetti restano: la tv ha mostrato che gli spartiti erano di due giorni prima, non della notte precedente. Il mancato feeling tra direttore e orchestra non è colpa di nessuno: Take That e Ligabue richiedono un approccio diverso rispetto a Strauss (a. laf.).
Interventi&Repliche