Catalogo dei viventi 2009, 22 febbraio 2010
APICELLA
Mariano 2009 - Napoli 14 settembre 1962. Cantante. Nonno «poeta tassista», padre cantante «alla Aznavour», ha girato il mondo proponendo un repertorio fatto soprattutto di classici napoletani, tornato a Napoli ha incontrato Silvio Berlusconi ed è diventato famoso • «Lieve stempiatura, sorriso largo, statura mediterranea e niente tacchi. Si capisce che a Berlusconi sia piaciuto. Come andò? ”Era il 27 maggio del 2001, il mio giorno fortunato. Io accordavo la chitarra, al ristorante dell’hotel Vesuvio. Lui usciva dall’ascensore, si fermò e mi disse: ”Lo sa che ho fatto il suo stesso lavoro?’”. Lo sapeva? ”Sì, sì, certo. Mi chiese di suonare al loro tavolo. C’erano Gianfranco Fini, Rocco Buttiglione, Fulvio Martusciello, era la sera del ballottaggio fra i sindaci”. Non andò bene. ”Per me, benissimo. A fine serata venne a darmi un bigliettino. ”Vuole girare un poco con me quando stacco la spina?’, mi disse, e mi fece una proposta: un contratto a un anno”. Quanto? ”Eh non lo posso dire”. Il doppio, il triplo? ”Diciamo il doppio”. Il doppio di quello che Mariano Apicella prendeva da posteggiatore negli Sheraton di mezzo mondo: Cina, Egitto, Corea, Dubai, Svizzera, e già non doveva essere male. Chiariamo subito, per i non campani: il posteggiatore non è quello a cui dai le chiavi della macchina. ” quello che va a cantare al tavolo degli innamorati. ”Posteggia’ la coppia, la porta dove vuole lui, e aspetta la mancia”» (Concita De Gregorio) • Dopo il disco L’ultimo amore (2006). Mario Luzzatto Fegiz ha riconosciuto che ha «una cultura davvero solida della canzone napoletana • Nel 2007 serata al Cicco Club di Mosca (vedi REBUZZI Antonella). [hi]