Catalogo dei viventi 2009, 22 febbraio 2010
ANTONACCI
Biagio 2009 - Milano 9 novembre 1963. Cantante. Autore. «Non conosco la musica. Quando compongo al pianoforte uso solo i tasti bianchi».
Ultime Video Sognami (vedi anche RANIERI Luisa) • Dopo la morte di Raciti (vedi SPEZIALE Antonino) ha scritto un monologo sulla violenza negli stadi che ha avuto successo su Internet e che ha riproposto nel concerto di San Siro del 30 giugno 2007 (il primo dopo un anno e mezzo, palco alto e nero, a un tratto è comparso Pippo Baudo che lo ha accompagnato al pianoforte in Quanto tempo e ancora) • Disco Vicky Love (in testa a marzo-aprile 2007, poi in classifica per una decina di mesi), le cui canzoni ha portato in tour. Tappe da ricordare: Treviglio, debutto nel giorno del compleanno; Firenze (25 novembre 2007), il pomeriggio s’erano svolti i funerali della moglie di Prandelli, Antonacci le ha dedicato Sognami; Eboli (11 dicembre 2007), ha dovuto rinunciare per lo sciopero degli autotrasportatori.
Vita Debuttò al Festival di Sanremo dell’88 con Voglio vivere in un attimo. Poi gli album: Sono cose che capitano (1989), Liberatemi (1991), Biagio Antonacci (1994), Il mucchio (1996) ecc. • «Fino a trent’anni ho fatto il geometra, il successo è arrivato tardi. Quindi i primi due dischi li ho fatti che ancora lavoravo in cantiere, appunto da ”normale”. Il successo è arrivato che ero già grandicello e ho sempre tenuto a rimanere quello che sono. Se tutti mi vedono come uno ”normale” vuol dire che è passata l’immagine dell’uomo Biagio, più che del cantante Biagio. L’artista c’è, ovviamente, con le sue euforie, le stanchezze, i momenti neri, ma questo vale per tutti quelli che fanno un lavoro creativo. E comunque ho faticato ad avere certi riconoscimenti. Per molto tempo sono stato considerato il cantante che piace alle ragazze. Inizialmente mi dava fastidio perché mi riduceva a un fenomeno adolescenziale. Oggi quasi mi piace, fa parte del gioco. Conquistare gli uomini è stato molto più faticoso: all’inizio dicevano ”che palle” quando le fidanzate volevano venire al mio concerto» • Nel 2005 Simone Cristicchi gli ha dedicato la canzone ironico-ammirata Vorrei cantare come Biagio Antonacci • stato per anni il compagno di Marianna Morandi, figlia di Gianni, da cui ha avuto due figli. [ha]
Critica «Cantautori più anziani a corto di ispirazione farebbero carte false per aver la metà delle sue idee; ma la fortuna (che ci vede benissimo) ha baciato Antonacci anche regalandogli una voce particolare, rauca, che sa ormai usare con sapienza consumata. Colpisce una sensibilità quasi femminile nel raccontare le gamme di sentimenti amorosi attraverso le sue canzoni» (Marinella Venegoni) • «Le sue canzoni sono come polaroid scattate con gli amici, come il peluche regalato al fidanzato, canzoni buone per essere cantate con la chitarra davanti al fuoco in spiaggia, o in coro nel pullman della gita. Ha preso il posto lasciato libero da Claudio Baglioni nell’universo sentimentale della canzone italiana, quello del racconto privato, piccolo, immediato, quello della musica che un tempo si sarebbe detta da fotoromanzo» (Ernesto Assante) • «Canta come se gli stessero cavando un rene senza anestesia e questo ”strappare” le note è ciò che di lui più mi piace» (Platinette). [hb]
Frasi «I pezzi io li scrivo in 10 minuti. Se ci impiego più tempo vuol dire che non vanno» • «Fossi stato più brutto, magari avrei avuto un pubblico più rock».
Politica «Non mi sono mai schierato perché proteggo timidamente la mia anarchia casalinga».
Tifo Interista. Nel 2007 disse che pur di vedere la sua squadra vincente in Champions League avrebbe rinunciato «a quattro scudetti» e offerto una cena «ai miei amici d’infanzia. Quelli che venivano in curva con me». Però, dopo la morte di Raciti (vedi SPEZIALE Antonino) annunciò che non sarebbe più andato allo stadio • Nel 2003 giocò una partita con la Cavese in serie D.