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 2010  febbraio 22 Lunedì calendario

TAGLIAVENTO

TAGLIAVENTO Paolo Terni 19 settembre 1972. Arbitro di calcio. Tra i momenti più importanti della sua carriera, un Inter-Sampdoria del 20 febbraio 2010 in cui espulse nella prima mezz’ora i nerazzurri Samuel e Cordoba (e poi il blucerchiato Pazzini) scatendando la reazione di Josè Mourinho che mimò il gesto delle manette. In precedenza era stato criticato per un rigore dato prorio all’Inter, contro l’Empoli (1-0, trasformazione di Ibrahimovic) il 3 febbraio 2008. Barbiere figlio di barbiere (nella centralissima via Mazzini di Terni) • «[...] da quando la ”professione” di arbitro lo assorbe di fatto a tempo pieno, ha lasciato praticamente solo il papà, al quale sporadicamente continua a dare una mano. [...] ha cominciato il 3 maggio del 1990, a diciotto anni, la sua avventura di ”fischietto” nelle categorie giovanili [...] tirato via [...] dai ”tentacoli” di Moggiopoli e dall’inchiesta della Procura di Napoli per frode sportiva [...] uscito del tutto indenne [...] ”Neanche una telefonata, solo una citazione e per di più indiretta in riferimento alla partita Lazio-Bologna del 2004, in cui non avvenne nulla di strano”, puntualizza il legale [...] Però fu un’estate dura. A San Gemini, dove il sindaco lo nominò cittadino onorario, l’opposizione si scatenò chiedendo al primo cittadino di annullare quell’atto. Poi l’acqua è passata e quella storiaccia è rimasta l’unico neo di una carriera che somiglia tanto a quella di un predestinato. Dopo aver iniziato tirando calci al pallone nelle giovanili di Campitello e Gabelletta, due quartieroni della periferia ternana, il giovane Paolo indossa la sua prima ”casacca nera” e per otto anni fa gavetta tra giovanili e dilettanti. Poi inizia a correre: nel ”98 è nella Can della serie D (in quegli anni a dirigere la lega dilettanti c’era un altro ternano poi caduto in disgrazia: Elio Giulivi), tre stagioni dopo Tagliavento vede spalancarsi le porte della serie C, solo due stagioni ed è promosso a dirigere A e B. Una permanenza così breve è quasi un record che l’arbitro ternano può vantare di condividere soltanto con Agnolin e Trefoloni. ”I giornali sportivi parlarono allora del ”nuovo Collina’ - affermano orgogliosi i suoi colleghi ternani - e la sua immagine ci ha aiutato ad avvicinare e far crescere tanti giovani [...]”» (Dante Ciliani, ”Il Messaggero” 5/2/2008).