Corrado Giustiniani, Il Messaggero 19/2/2010, 19 febbraio 2010
META DEI GIOVANI A RISCHIO XENOFOBIA
Quasi metà dei giovani italiani (il 45,8 per cento, a voler spaccare il capello) vive nell’area grigia della chiusura verso gli stranieri, vicina a sfociare nella xenofobia vera e propria. E su Facebook, uno dei social network più frequentati dai giovani, sono stati scovati più di 1000 gruppi razzisti, 350 dei quali anti-immigrati in genere, con punte di 7 mila iscritti, un centinaio anti-musulmani, 400 anti-terroni e napoletani e 300 anti-zingari, anche in questo caso con punte fino a 7 mila iscritti. Non è un quadro consolante, quello che balza fuori dalla ricerca effettuata dalla Swg su un campione di 2 mila giovani fra i 18 e i 29 anni, promossa dall’Assemblea delle Regioni e presentata ieri alla Camera. Non ci si può consolare parlando di un bicchiere mezzo pieno, perché i giovani che dichiarano una convinta apertura agli stranieri non sono più del 40 per cento. D’altra parte nell’area grigia del 45,8 per cento, gli xenofobi convinti non sono più del 20 per cento.
Per Gianfranco Fini lo studio rivela «un mix di insicurezza e di paura»: paura dei giovani per un futuro economicamente peggiore del presente, e dunque privo di prospettive di lavoro. Il Presidente della Camera ha sostenuto che bisogna «deporre la scimitarra della propaganda», elogiando per questo il passo indietro fatto di recente dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, e costruire nei prossimi vent’anni una via italiana all’integrazione. Riforma della cittadinanza e voto amministrativo agli immigrati non possono più tardare. Anche i giornali, ha rilevato Fini, debbono dare il loro contributo, evitando di colpire nei titoli l’etnia di chi ha commesso un reato (quando invece, ad esempio, un violentatore è italiano, non lo si specifica). Con una realtà multietnica l’Italia dovrà sempre più fare i conti, lo dimostrano i dati demografici anticipati ieri dall’Istat: al 1 gennaio del 2010 l’Italia ha raggiunto i 60 milioni 387 mila residenti, grazie all’incremento in un solo anno di 387 mila stranieri, che ha portato la popolazione immigrata a 4 milioni e 279 mila residenti.
I giovani italiani ”under 30” giudicano simpatici gli europei in genere, con un voto pari a 8,2 su scala da 1 a 10, gli italiani del Sud (voto 7,8) gli americani (7,7), mentre ritengono antipatici e da tenere a distanza soprattutto rom e sinti (4,1) romeni (5,0) e albanesi (5,2). La maggioranza accetterebbe di andare a cena con omosessuali, ebrei, extracomunitari, persone povere. Con più freddezza, con un musulmano: niente cena con i nomadi, ma neanche con i drogati. Il profilo più preoccupante, è quello che riguarda i razzisti veri e propri, una minoranza del 10,7 per cento. Ostentano superiorità e un persistente bisogno di potenza, rivelano spinte antisemite, sono omofobici e convinti dell’inferiorità della donna.