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 2010  febbraio 18 Giovedì calendario

FALLIRE


Il fallimento come motore creativo di molti personaggi famosi. Walt Disney aveva da poco cominciato a lavorare come disegnatore di fumetti quando il direttore lo licenziò per «mancanza di idee e di immaginazione». Soichiro Honda, fondatore dell’omonima casa motociclistica, fece un colloquio per lavorare alla Toyota come ingegnere e fu scartato.

Charles Darwin era incompreso: «Mio padre e tutti i miei compagni mi consideravano un ragazzo molto semplice, con un’intelligenza piuttosto al di sotto della media». Henry Ford, prima di fondare la propria casa automobilistica, vide fallire cinque società. Stephen King, proponendo alle case editrici il suo primo libro ”Carrie”, ricevette trenta rifiuti.

Steven Spielberg cercò di iscriversi alla University of Southern California School of Theater, Film and Television, ma la sua richiesta fu rifiutata tre volte. Nel 2002, 35 anni dopo, vi tornò per prendere la laurea. Dick Cheney, vicepresidente di George W. Bush, lasciò Yale due volte perché non riusciva a passare gli esami. Oprah Winfrey fu licenziata dalla tv in cui lavorava come reporter perché considerata «inadatta per la tv».

Fred Astaire al suo primo provino per il cinema fu scartato, a Harrison Ford dissero che non aveva la stoffa per diventare una star, a Marilyn Monroe consigliarono di fare la segretaria, Elvis Prestley fu licenziato dopo il suo primo spettacolo, con il consiglio di «tornare a fare l’autista di camion».

Quando era alle superiori, Michael Jordan fu scartato dalla squadra di basket della scuola, mentre il tennista Stan Smith fu definito «goffo e scoordinato» dagli organizzatori della Coppa Davis, ma vinse quest’ultima otto volte.