Varie, 18 febbraio 2010
LAZZARO Tullio
LAZZARO Tullio Eboli (Salerno) 1 luglio 1935. Magistrato. Presidente della Corte dei Conti • «[...] a favore del governo [...] preoccupato e contrario ai pubblici ministeri contabili che ”sognano” di fare i pm penali [...] dice: ”Il magistrato inquirente non ha il potere di controllare la legalità, questo è compito della polizia, della pubblica amministrazione, della politica. Egli non può sequestrare atti quando manca una notizia di reato, solo per accertare se un reato sia stato commesso” [...] Benedice la legge Brunetta del 2009 (’ di grandissima importanza”) che gli ha concesso gli strapoteri che l’Anm gli contesta. Ma lui li liquida accusandoli di fare ”critiche poco informate e malevole”. [...] fa l’apoteosi della ”supremazia della legge e della volontà espressa dal Parlamento” e considera ”non lecito frapporre ostacoli speciosi ad applicare una legge ritenendola in contrasto con la Costituzione”. [...] si cruccia per i pm che ”esorbitando oggettivamente dal perimetro disegnato dalla legge, potrebbero ingenerare in amministratori e funzionari timori ingiustificati di subire condanne”. [...] l’Anm l’aveva accusato di ”cesarismo”. Lui [...] risponde: ”Io Cesare? Sono loro che gettano fango sulle istituzioni” [...]» (Liana Milella, ”la Repubblica” 18/2/2010).