Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  febbraio 17 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "ARPE, MATTEO

"

Geronzi in Capitalia accanto a sè chiama un banchiere non si sa se più giovane o più brillante - Matteo Arpe - che si occupa di ridare smalto ai conti dell’istituto con risultati strabilianti. [...]» (Francesco Manacorda, ”La Stampa” 6/12/2003).

Con l’arrivo di Maranghi a Mediobanca, i ”giovani leoni” Gerardo Braggiotti e Matteo Arpe, vengono licenziati (o licenziatisi, le versioni non concordano) rispettivamente nel dicembre del ”97 e del ”99 e approdati su fronti avversi, ai vertici di Lazard e Capitalia. (Varie)

Matteo Arpe, amministratore delegato di Capitalia, ha ricordato nei giorni scorsi di non aver sottoscritto il prestito convertendo per essere un azionista stabile della Fiat. (Walter Galbiati, ”la Repubblica” 14/9/2005)

Di lì a poco Matteo Arpe lascia Mediobanca per passare a Lehman (e poi a Capitalia) (Il Foglio 12/01/2006, pag.3)

L’Unità ha stilato la classifica dei 50 top manager più pagati d’Italia nel 2005: Matteo Arpe (4,383 milioni di euro) (Roberto Rossi, l’Unità 26/9/2006).

L’indomani, a Milano, l’ad Matteo Arpe presenterà al mercato i risultati 2006, arrivando come ormai consuetudine «primo», con un mese di anticipo sugli altri big. Gli analisti si aspettano utili in crescita, rispetto ai 1.028 milioni del 2005, verso quota 1.100. Questo l’ordine di grandezza che Arpe presenterà alla comunità finanziaria, pronta a tributargli l’apprezzamento che l’ad raccoglie sempre sul mercato. E che potrebbe rappresentare per Capitalia l’occasione di una tregua al vertice, dopo le recenti tensioni tra il presidente Geronzi e il giovane ad. (Il Giornale 19/02/2007, pag.22 Marcello Zacché)

Nel luglio 2003, la gestione di Capitalia è passata a Matteo Arpe, che ha salvato la banca dal dissesto e l´ha rilanciata. La Borsa lo ha premiato, anche se almeno il 70% del rialzo del titolo da allora è attribuibile all´andamento del settore e all´"effetto Draghi", che ha reso contendibili le banche. Ma Capitalia rimane al 56° posto per redditività in Europa (su 64 banche quotate): inevitabile che sia assorbita da un altro Gruppo. Così, tra Geronzi e Arpe è scattata la corsa a negoziare la fusione più favorevole al mantenimento della propria poltrona. Una decisione che spetterebbe al consiglio di amministrazione, rappresentante degli interessi degli azionisti. Nella famosa lettera consegnata alla stampa sembrava che Arpe chiedesse proprio una decisione chiara e trasparente da parte del consiglio su chi avrebbe negoziato, e con quali obiettivi, rompendo con la tradizione delle segrete stanze dei patti. Posizione subito rinnegata, con un´imbarazzante lettera di pubbliche scuse. Suvvia, siamo in Italia. Perdonato Arpe, si è tornati alle manovre di corridoio. (Alessandro Penati, la Repubblica 16/3/2007)

Al settimo posto Matteo Arpe, il quarantaduenne capo operativo di Capitalia, con 6,189 milioni, sulla carta nel 2006 ha guadagnato più dell’amministratore delegato di Intesa, Corrado Passera, e di quello delle Generali, Giovanni Perissinotto (Corriere della Sera 31/3/2007)

Per Matteo Arpe si delinea invece l’uscita dal gruppo (dopo la fusione Unicredit-Capitalia). (La Stampa 18/05/2007, pag.29 FRANCESCO SPINI)

Dicono (ma non è confermato) che Matteo Arpe, ad di Capitalia, sia uscito dal suo ruolo portandosi a casa cinquanta milioni di euro. (Lucia Annunziata, La Stampa 22/5/2007)

Il referente del Campidoglio era infatti Matteo Arpe che Walterino (Veltroni) ha supportato fino alla fine, entrando in conflitto con il Sor Cesare. (Dagospia 21/6/2007)

Secondo l’agenzia Radicor l’amministratore delegato Matteo Arpe avrebbe incassato, secondo alcune ricostruzioni, tra stock option e buonuscita tra 40 e 50 milioni di euro. (Francesco Manacorda, La Stampa 19/7/2007)

Il banchiere Cesare Geronzi è imputato di bancarotta e usura, l’ex amministratore delegato Matteo Arpe solo del primo reato e con un ruolo giudicato «secondario e subordinato». Unico neo, il fatto che un paio d’anni fa Milano Finanza abbia eletto Matteo Arpe a banchiere dell’anno. (Arpe, facendo valere il suo contratto, ha portato a casa 31 milioni di euro). (La Repubblica 31/07/2007, pag.31 LUCA IEZZI)

Rinvio a giudizio disposto dai giudici di Parma per Matteo Arpe l’ex amministratore delegato dell’istituto capitolino, che ha dato le dimissioni a fine maggio per bancarotta semplice. Il processo si aprirà nel marzo 2008, ma per quell’epoca, oltre ad Arpe, neppure Geronzi avrà nulla a che fare con Unicredit Group. (Vittorio Malagutti, L’Espresso 10/8/2007, Dagospia 6/8/2007)

I top banker italiani più pagati nel 2006, secondo una classifica che viene pubblicata oggi sull’Atlante delle banche leader 2007, in edicola insieme a «Mf/Milano Finanza» e «Italia Oggi». Una graduatoria che tiene conto dell’insieme degli emolumenti percepiti, comprendendo anche l’esercizio delle stock option, da amministratori, sindaci e direttori generali delle banche quotate in Piazza Affari. La terza posizione è occupata da Matteo Arpe, l’ex amministratore delegato di Capitalia, con 14,97 milioni. (Corriere della Sera 6/10/2007).

La Sator di Matteo Arpe (Corriere della Sera 24 gennaio 2008, Massimo Mucchetti).

E’ nell’organigramma dell’Istituto oncologico europeo tra i vertici amministrativi Matteo Arpe. (Il Foglio 27 febbraio 2008, Francesco Agnoli)

Il Financial Times lo definì un misto tra uno «sfacciato banchiere della City e uno scaltro dirigente di Mediobanca». Incontrarlo non è semplice, ma Roma è porosa, mica è una fortezza, un vernissage, un convegno non si negano a nessuno. (La Stampa 15 marzo 2008, Jacopo Iacoboni)

In testa agli stipendi percepiti dai manager italiani c’è l’ex amministratore delegato di Capitalia Matteo Arpe che, fra stipendio e buonuscita, ha incassato oltre 37 milioni di euro (G. A. STELLA-S. RIZZO, La deriva, Rizzoli 2008, Introduzione)

Matteo Arpe, all’epoca amministratore delegato della Capitalia, nel 2005 dichiarava 37 milioni di euro. Sono circa 6 miliardi di vecchie lire al mese, quasi 200 milioni di lire al giorno. (Aldo Cazzullo, Corriere della Sera 7/7/2008)

Con Veltroni è rimasto soltanto Matteo Arpe, ieri amministratore delegato di Capitala, ora numero uno della Sator. Racconta un ex assessore romano che i rapporti di amicizia tra i due sono molto buoni. Inoltre, il recente ingresso di alcuni manager legati alla Sator di Matteo Arpe in Mps (si tratta di Carmine Mancini e Giulio Pascazio) sembrava fosse il segnale evidente di un forte radicamento del veltronismo anche in territorio senese. (Claudio Cerasa, Il Foglio 13/11/2008 e 19/11/2008)

Sator Private Equity, il fondo guidato dall’ex amministratore delegato di Capitalia Matteo Arpe ha portato nel gruppo Banca Profilo 110 milioni di euro. (Financial Times, 20 febbraio 2009)

La Holding Quattordicesima, società che possiede il 21,4% di Fininvest (è una delle scatole attraverso cui Berlusconi e i figli nati dal matrimonio con Veronica Lario controllano l’impero di famiglia), ha investito cinque milioni di euro nella Sator, la finanziaria d’investimenti fondata da Matteo Arpe, ex amministratore delegato di Capitalia. (Marzia Amico, Il Foglio 9/3/2009)

Luigi Berlusconi sta già nel cda di Mediolanum, la banca partecipata da Fininvest, ma per l’ingresso nella finanza ha scelto un’altra porta: uno stage di tre mesi e un successivo investimento finanziario presso il fondo Sator di Matteo Arpe, l’ex amministratore di Capitalia. (Stefano Feltri e Gianmaria Pica, Il Riformista 12/06/2009)