Pierre de Nolac, ItaliaOggi, 17/2/2010, 17 febbraio 2010
A ROMA IL TOP DESIDERI
Tra gli architetti romani, quelli che lavorano con le amministrazioni pubbliche vantano numerosi nemici: accade anche a Paolo Desideri. Un professionista definito nei salotti capitolini come «l’architetto di Walter Veltroni», affibbiando a quest’ultimo le doti di mecenate di antichi principi dell’Italia preunitaria. In effetti Desideri qualche motivo per far nascere l’invidia tra i colleghi (e non solo) lo ha fornito: per esempio, alla cerimonia funebre per la moglie di Eugenio Scalfari, Simonetta, ha pronunciato un affettuoso ricordo. Del resto, insieme a Marco Magnani, su Repubblica era stato inserito tra gli «amici delle figlie» del fondatore. Un docente universitario quale Giorgio Muratore, sul suo blog Archiwatch, ha preso di mira le lettere inviate da Desideri al quotidiano di largo Fochetti, dove il professionista elogiava le riflessioni scalfariane dedicate all’architettura. Lui, l’architetto, è impegnatissimo con la nuova stazione Tiburtina, e ieri ha dovuto subire la seconda paginata del Messaggero, dove venivano sottolineati i suoi progetti fiorentini. Insieme con Maria Arlotti, Michele Beccu e Filippo Raimondo fa parte dello studio Abdr, e nel sito internet si fa notare, al primo posto, la vittoria al concorso internazionale di Firenze per il Parco della musica e della cultura. A Roma Desideri è noto per il suo intervento nel roof garden del Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale, dove opera lo chef Antonello Colonna. E poi ci sono i progetti per le stazioni Gondar e Annibaliano della linea B1 della metropolitana romana. Certo, le dichiarazioni contro Milena Gabanelli, dopo la puntata di Report sul mondo dell’edilizia nella capitale, fecero scalpore, definendo «spregevole» il racconto fatto dalla trasmissione, e santificando Veltroni per il nuovo piano regolatore e le «regole» volute dalla sinistra nelle giunte capitoline. Quelle di Walter.