Marco Lillo, il fatto Quotidiano 17/2/2010;, 17 febbraio 2010
LA TANGENTE RAI
L’appartamento ha avuto già un suo momento di celebrità sulle pagine del nostro quotidiano a ottobre quando avevamo raccontato una lite furibonda accaduta una ventina di giorni prima tra quelle mura. In quel secondo piano elegantemente ristrutturato vicino a Campo dei Fiori, nel cuore di Roma, vive Mauro Masi, direttore generale della RAI, con la sua compagna, Susanna Smit. Quella sera di settembre alle 23 le volanti intervenute sul posto riportarono l’accaduto sotto la dicitura : ”lite animata”. Allora nessuno fece troppo caso al nome stampato sul citofono: ”Balducci”. Né all’a d e s i vo che lo copriva: Smit. Sembrava un particolare di nessuna importanza. Ora invece anche la residenza romana di Masi assume un senso diverso leggendo le intercettazioni della Procura di Firenze che ha arrestato Angelo Balducci, il dirigente della presidenza del consiglio che permetteva - secondo i pm - alle società della famiglia Anemone di aggiudicarsi appalti per decine di milioni di euro in cambio di favori. Quell’appar tamento nel centro storico di Masi è intestato a Filippo Balducci, il figlio trentenne di Angelo, e sembra l’ennesimo caso di incrocio di interessi tra la RAI e il ”sistema gelatinoso” denunciato dal Ros dei Ca rabinieri. Nella richiesta di arresto dei pubblici ministeri di Firenze contro Anemone e Balducci sono citati due benefit concessi a Masi dalla società Anemone su raccomandazione di Balducci: il lavoro al circolo Salario di Anemone al cognato di Masi Antony Smit e una casa. Masi nelle telefonate intercettate dimostra di potere chiedere molto a Balducci. Masi chiama una prima volta alle 16 e 7 minuti dell’8 giugno 2008: ”bene senti quella persona lì ... se puoi fare una telefonata entro oggi ... a me mi servirebbe insomma”. Balducci si mette subito sull’attenti: ”fra due minuti lo chiamiamo, proprio due minuti”. A quel punto Masi, dopo aver ottenuto soddisfazione, rassicura Balducci su una persona: ”per il resto tutto bene”. Balducci è contento: ”ti ringrazio molto, se tu gli dai così, un gesto”. Se non è chiaro dalle telefonate cosa volesse Balducci da Masi e chi fosse la persona alla qua le doveva dare un – ge s t o ”, una cosa è certa: il figlio di Balducci, Lorenzo, cercava di ottenere lavoro nelle fiction della RAI come dimostrano le telefonate intercettate tra Balducci e il vicedirettore generale della RAI, Giancarlo Leone nei mesi precedenti. A metà settembre 2008 l’i m p re n d i t o re Diego Anemone contatta Leone per l’inserimento di Lorenzo Balducci nel cast della produzione Rai. Ovviamente il giovane Balducci ce la fa. Le telefonate con Masi sono di un anno dopo ma sarebbe interessante sapere se riguardavano il figlio di Balducci, che a un certo punto sembrava potere perdere la parte. Dice Giancarlo Leone: ”effettivamente la situazione è pesante... per fortuna ho un rapporto personale di grande stima reciproca Pare che sia successo questo .. che lui ha raccontato ... due filmetti per la Falchi... per la produzione della Falchi... cose che loro erano al corrente ... e gli hanno detto... mi raccomando non alterare la tua condizione perché noi cominciamo a metà novembre ... dice che si è presentato con capelli corti a taglio militare ”. Ma torniamo alla telefonata di Masi con Balducci. Non è detto che la persona che interessava a Balducci fosse il figlio ma una cosa è certa, quella che interessava al direttore generale della RAI era il cognato. Anthony Smit vuole un lavoro dal circolo Salario Village, quello fondato dall’altro figlio del direttore della presidenza del consiglio, Filippo Balducci, insieme a Diego Anemone.