Carmine Fotina, ཿIl Sole-24 Ore 17/2/2010;, 17 febbraio 2010
AFFARI CARRIERA E CREDITO SOLO CON LO «SPONSOR»
«Ricordati mai contestare... se sono più furbi di te non ti devi incazzare...solo imparare ». Dopo tante occasioni perse, Vincenzo Di Nardo, direttore tecnico della Baldassini Tognozzi Pontello, sintetizzava così la filosofia di quello che i magistrati hanno definito un «sistema gelatinoso di interscambio di favori ed utilità». Molto semplice: chi ha i contatti migliori, più in alto, vince. Appalti, subappalti, perfino credibilità presso le banche. Tutto in una perversa catena di relazioni e corsie preferenziali. Di Nardo – si legge nell’informativa dei Ros ”si associa con l’impresa riconducibile a Francesco Piscicelli solo perché questi poteva assicurargli dei contatti romani, «e lo stesso Piscicelli temeva molto Valerio Carducci che sapeva particolarmente ben inserito in quegli ambienti ». Valerio Carducci, con la sua Giafi costruzioni spa,è l’imprenditore che, nonostante la promessa dell’amico di lungo corso Angelo Balducci, all’epoca capo del Dipartimento sviluppo e competitività del turismo, ha visto sfumare l’appalto per il Nuovo teatro di Firenze. Balducci frena la voglia di rivalsa di Carducci e il conseguente ricorso lasciando intendere una "ricompensa" nell’ambito dei lavori per il G-8 della Maddalena. così che ci si muove nel sistema gelatinoso esploso all’ombra delle deroghe per le emergenze e l’organizzazione dei grandi eventi.
Il sistema delle relazioni pubbliche si alimenta anche con cadeaux di alto livello, come lo shopping da 10mila euro di cui parla Piscicelli riferendosi ai funzionari Maria Pia Forleo e Fabio De Santis. Anche questo però non basta, perché bisogna sperare che ogni potenziale avversario cada in disgrazia. In un’altra intercettazione, Piscicelli e Riccardo Fusi, presidente Btp, commentano con soddisfazione l’arresto del funzionario Mario Mautone nell’ambito dell’indagine napoletana sul comitato d’affari dell’imprenditore Alfredo Romeo. Mautone è considerato dai due un ostacolo alla riassegnazione alla Btp del cantiere della Scuola Marescialli di Firenze.
Il meccanismo dà i suoi frutti. Per tutti. Piscicelli esulta con il cognato perché, grazie a De Santis,l’indice sismico per la realizzazione della Scuola Marescialli a Firenze verrà portato da 1 a 1,4, con il conseguente incremento per decine di milioni di euro del valore dell’appalto. E poi arriverà l’Abruzzo. «Mò c’è il terremoto da seguire – dice al cognato il direttore tecnico della Opere pubbliche e ambiente spa – ma già mi hanno chiamato a me... la prossima settimana devo dare sei escavatori... venti camion... così funziona nelle emergenze, tutto in economia». «Certo – lo asseconda Gagliardi – adesso ci fanno carne da porco lì». Porte aperte anche con le banche. Al solito interlocutore, Piscicelli confida il buon esito di un incontro con un rappresentante della Bnl riferendosi agli appalti per i 150 anni dell’Unità d’Italia: «Loro sono attizzati per il rapporto.. perché sono informatissimi... per il rapporto con questi Enti che noi abbiamo consolidato...».
Anche i funzionari pubblici mettono a segno i loro obiettivi. In una serie di intercettazioni, De Santis gongola per l’imminente nomina a Provveditore per le opere pubbliche di Firenze. La promozione è al centro di diverse intercettazioni tra Fusi, sponsor di De Santis, e il coordinatore del Pdl Denis Verdini che parla della questione con il ministro dell’Ambiente Altero Matteoli. C’è però un problema di requisiti, Verdini chiede a Fusi uno sforzo in piùe cita Fini: «Però forse se tu ti facessi fare una nota tecnica nella quale si dice che è già successo che è possibile.. perché questa cosa gliela aveva chiesta... Fini addirittura ad Altero... Altero però ha detto... "io sai con Denis bisogna che ci faccia.. e me l’ha chiesta anche lui"». Risolta la questione, Fusi potrà passare all’incasso con De Santis:« stata una cosa tosta – dice Verdini all’imprenditore toscano – falla pesà insomma...».
Di volta in volta, la conoscenza giusta è il mezzo per ottenere un appuntamento oppure è l’alibi per giustificare un mancato affare. Verdini procura all’amico Fusi un incontro nella sede Unicredit di Roma con Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit e presidente di Aeroporti di Roma. In un’intercettazione della fine del 2007, invece, uno degli architetti scontenti, Marco Casamonti, tira in ballo una presunta influenza anche di Walter Veltroni sull’aggiudicazione degli appalti per il Nuovo teatro di Firenze: «Il sindaco Domenici ha preso ordini da Veltroni »(ierisia l’ex sindaco di Firenze sia Veltroni hanno seccamente smentito). lo stesso Casamonti a fare poi il nome di Francesco Rutelli per provare a spiegare un mancato appalto a Venezia: «C’hanno infilato un architetto di Roma che è un amico di Rutelli».