varie, 17 febbraio 2010
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FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "DELLA GIOVAMPAOLA
Mauro" -
Mauro della Giovampaola, ha occupato incarichi di rilievo nella protezione civile; attualmente è braccio destro dell’architetta Elisabetta Fabbri, commissario straordinario per i Nuovi Uffizi, e fa parte della struttura incaricata di portare a compimento le opere per i 150 anni dell’Unità d’Italia, fra cui l’auditorium della musica di Firenze (www.repubblica.it).
Mauro Della Giovampaola, in quanto componente tecnico della struttura di missione guidata da Angelo Balducci per il G8, è stato arrestato per corruzione con lo stesso Balducci, con Fabio De Santis, suo successore come «soggetto attuatore» alla Maddalena e con l’imprenditore Diego Anemone, che nell’ambito dei Grandi Eventi si era aggiudicato tre appalti per il G8 (Alberto Statera, ”la Repubblica” 11/2/2010).
Negli interrogatori è assistito da Antonio Albano [...]Il sistema, scrive il gip Rosario Lupo, funzionava così: «Angelo Balducci e Fabio De Santis, pubblici ufficiali presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri, incaricati della gestione dei "grandi eventi» (Mondiali di nuoto di Roma 2009, G8 della Maddalena, 150° anniversario dell’Unità d’Italia) insieme a Mauro Della Giovanpaola, pubblico ufficiale della struttura di missione per il G8 della Maddalena, hanno asservito la loro funzione pubblica (alquanto delicata, attesi gli enormi poteri a loro concessi e i rilevantissimi importi di denaro e risorse a carico della collettività) in modo totale e incondizionato agli interessi dell’imprenditore Diego Anemone (e non solo) [...] La struttura cosiddetta della Ferratella (luogo dove ha sede il Dipartimento e di cui fanno parte Balducci, De Santis e Della Giovanpaola) viene definito - senza mezzi termini - dalle molto istruttive conversazioni telefoniche intercettate: "Cricca di banditi" [...] Il prezzo della corruzione di Mauro Della Giovampaola per il gip: prestazioni sessuali a pagamento a Venezia tra il 17 e il 18 ottobre 2008; uso di un immobile con personale di servizio all’isola della Maddalena; messa a disposizione di tre autovetture Bmw; fornitura di mobili per la sua abitazione". (www.repubblica.it e corriere.it).
Dalle intercettazione: Il 17 ottobre del 2008, Fabio De Santis (D.), successore di Balducci quale commissario delegato dei lavori del G8 alla Maddalena, informa Anemone (A.) che sono stati accreditati i soldi alle imprese. In quell’occasione, De Santis coglie l’occasione per chiedere un ringranziamento come si deve. Due ragazze, per lui e Della Giovampaola (G.) all’hotel Gritti di Venezia. D: Dammi un bacio in fronte. A: Dove vuoi, sul culo pure se mi dai una buona notizia. D: Preparati A: Che vuol dire? D: Eh! Ci ho i soldi in cassa! A: Che ci hai? D: I soldi in cassa A: Ma che cazzo stai a dì D: Non sto scherzando. Tu pensi di parlare... Tiè, ti passo il "lungus" (è Della Giovampaola). La conversazione tra Della Giovampaola e Anemone si interrompe e riprende più tardi G: Ti dico una cosa così. In vita mia, Fa’, Dani’, non l’ho mai vista. Cioè all’1 e 15 sono arrivati i soldi sul conto. All’1.18 il soggetto attuatore li aveva già mandati in Banca d’Italia. All’1 e 19 sono partiti i pagamenti. Una cosa mai vista! A: Ma dai? Grande. Grande! Numero uno. G: Uno, quattro, cinque e sei (si riferisce all’importo dell’accredito. 1 milione 456 mila euro ndr). Mai vista una cosa del genere. Allora, a questo punto, in virtù di questa cosa... Non è che uno, siccome la vita è così... E’ una cosa un po’ così (ride) A (ride): Eh certo. Della Giovampaola informa Anemone che l’indomani lui, De Santis e Balducci sono a Venezia, dove parteciperanno a una cena con il governatore della Regione Galan, organizzata dalla figlia di Pierluigi Alessandri, imprenditore che si è aggiudicato i lavori del nuovo palazzo del cinema di Venezia (appalto per i 150 anni dell’unità d’Italia). G: Che si deve fare? Ti faccio presente che noi, domani sera, insieme a una terza persona dormiamo a Venezia A: Uhm. Ci organizziamo... Uno? Due?, Tre... tre? G: No, no. Due. (...) Domani sera, sì. Abbiamo già fissato anche le camere e tutto. Se fosse possibile prendere un’ulteriore camera. Poi noi, siamo a cena. Non so che ora facciamo... Quando ritorna, uno fa un numero, sa che lì è il numero e punta. Capito? A: Ma mi devi dire l’albergo però! Della Giovampaola lo informa che l’hotel è il Gritti. Quindi aggiunge: Siccome è roba che ha sei, quasi sette stelle, deve essere tutto equivalente. Perché non è che arrivano due stelline del cazzo che poi è una cosa che non va bene? Anche perché se no, non le fanno entrare. Lì ci sono tutti i marmi, i dipinti, i cazzi. Se no, non entrano. Capito? A (ride): Eh no, non va bene. Adesso mi organizzo, vai. 33, 33, 33. • Angelo Balducci, sollecitato da Mauro Masi, direttore generale della Rai, chiede ad Anemone di far assumere Anthony Smit, fratello della compagna di Masi. Un tipo che vive ad Anacapri e di mestiere, dicono, fa il sommozzatore. E’ l’8 giugno 2009. Balducci (B.) tramite il centralino di Palazzo Chigi si fa passare Masi (M.) M: Senti, quella persona lì. Se puoi fare una telefonata entro oggi. A me servirebbe, insomma. B: Si, infatti, io ora sono uscito e fra due minuti lo chiamiamo M: Hai tutti i riferimenti? B: Si M: Va bene. Perfetto. Poi, ho visto, "15 giugno", addirittura. Hai anticipato? Per il resto, tutto bene. Ho visto, tutto bene. B: Ti ringrazio molto M: Ma figurati, io ringrazio te B: Se tu gli dai così... un gesto M: Ma stai sicuro al 100 per cento Un’ora dopo, Balducci chiede a Della Giovampaola di chiamare Smit per riferirgli a suo nome che per il "progetto" si sarà operativi dal 15 giugno. Della Giovampaola tarda a chiamare e Masi si fa di nuovo vivo dopo neppure cinque minuti. Insiste con Balducci per fare quella telefonata. Smit (S.) viene chiamato ed è assunto, dal 1 settembre 2009 al Salaria Sport Village di Anemone (A.), anche se lo stipendio lo prende dall’inizio dell’estate (www.repubblica.it 12/2/2010).
Il primo a comparire davanti al magistrato è stato Della Giovampaola che nel corso di due ore di colloquio con il magistrato ha sostenuto la legittimità del suo operato. Al giudice, secondo quanto si è appreso, ha risposto ribadendo la regolarità nelle gare di assegnazione degli appalti dei grandi eventi. I suoi legali all’uscita dal carcere non hanno voluto rilasciare dichiarazioni (www.repubblica.it 12/2/2010).
Nel 2002 Vanessa Pascucci, moglie di Anemone, fondare la «Medea Progetti e consulenze» con Mauro Della Giovampaola: sarà lui il pubblico ufficiale incaricato del controllo della missione del Grande Evento della Maddalena. Ovvero: sarà lui il controllore degli appalti e dei lavori di Diego Anemone, il marito della sua socia Vanessa. Bisogna essere precisi: a guardare bene la storia della società si vede che il 18 febbraio 2009 Mauro Della Giovampaola ha ceduto tutte le sue quote della Medea a Raffaele Scerbo. Ma questo non gli ha impedito di conservare il ruolo di direttore tecnico dentro la Medea. E ancora meglio: anche Vanessa Pascucci, ad un certo punto, cede le sue quote della società. E a chi le cede? A Mauro Della Giovampaola, l’uomo che avrebbe dovuto controllare (www.repubblica.it 12/2/2010).
Era la "Scogliera" la tavola preferita di Della Giovampaola e Piermarini, uno arrestato, l´altro indagato. Ed è la "Scogliera" - attraverso la società Genesa srl del suo titolare Andrea Orecchioni - che si aggiudica le commesse più importanti per saziare gli appetiti dei vip in transito. [...]Della Giovampaola dispone di due case in Sardegna: una villa immersa nel verde dell´esclusivo villaggio Piras e proprietà dell´ex pallavolista azzurro Andrea Lucchetta («So che è stata affidata a quelli della missione G8 - conferma Lucchetta - ma ha seguito tutto il mio commercialista»). E un attico in via Calachiesa (PAOLO BERIZZI, la Repubblica 13/2/2010).
Dall’Ordinanza del gip: Della Giovampaola Mauro, Roma 8/8/1966, ha ricevuto in maniera sospetta: • Immobile e personale di servizio per Della Giovampaola • Tre Bmw per Della Giovampaola • Mobili a Della Giovampaola • Balducci, De Santis e Della Giovampaola hanno viaggiato a bordo di aerei privati.
Mauro Della Giovampaola, che ha lavorato nella struttura di missione per il G8 in Sardegna ed è coordinatore dell’unità tecnica di missione per la realizzazione delle infrastrutture per i 150 anni dell’Unità d’Italia, ha risposto per due ore alle domande del magistrato ribadendo che le gare di assegnazione degli appalti, per quanto lo riguarda, si sono svolte seguendo scrupolosamente leggi e regolamenti (La Gazzetta dello Sport Anno IV, numero 1090 13 febbraio 2010).
Simone Rossetti, gestore di un centro di benessere a Venezia, ha procurato a Fabio De Santis e Mauro Della Giovampaola delle prestazioni sessuali a pagamento di una ragazza (Brunella Bololli, Libero 16/2/2010).
Il 29 agosto del 2008, Daniele Anemone dai cantieri del G8 della Maddalena invia al fratello Diego un lungo sms lamentandosi del comportamento di Mauro Della Giovampaola, responsabile del controllo sui cantieri del G8 di La Maddalena: «Io credo che sia opportuno fare un punto perché la situazione non è più sostenibile noi siamo persone serie e corrette ma qui abbiamo a che fare con una serie di persone, primo Mauro, che i valori non sa nemmeno cosa significano. Quindi mio grosso rammarico sia dal lato economico che da lato umano». «Io qui non torno, più capisco che un lavoro così non capita più ma io ho una dignità e alla persona che abbiamo garantito il risultato - cosa che si ottiene senza troppi problemi- non merita quello che sta succedendo. Un famoso saggio diceva che quando un cane morde va soppresso altrimenti ti può mordere. Scusa per lo sfogo ma Mauro è proprio una persona che con noi non c’entra niente un bacio Daniele» (Guido Ruotolo Fulvio Milone, La Stampa 16/2/2010, pagina 6).
Mauro Della Giovampaola, l’ingegnere della Protezione Civile che ha lavorato nella struttura di missione per il G8 in Sardegna e ha coordinato l´unità tecnica per realizzare le infrastrutture per i 150 anni dell´Unità d´Italia, sembra più provato del suo compagno di carcere. E’ richiuso in una cella lontana da quella di Balducci. Anche lui, come colui che nelle telefonate intercettate veniva definito «il grande capo», è occupatissimo nella lettura dei venti, sterminati faldoni dell’inchiesta sugli appalti pilotati. Nel corridoio del carcere, vestito con un giubbotto di pelle, saluta il senatore Esposito: «L’altro giorno, durante due ore di interrogatorio di garanzia, credevo di avere spiegato tutto, di avere chiarito al giudice la mia posizione», dice. Il gip, ieri, ha però negato la scarcerazione anche per lui: «Le accuse rimangono in piedi, l’ordinanza di custodia cautelare resta valida». Ma nemmeno Della Giovampaola, accusato di aver commesso irregolarità nell’assegnazione di sei appalti ai suoi amici di cordata, intende mollare: «Presto riuscirò a dimostrare la mia innocenza. Io sono finito qui dentro solo per un abbaglio, un grande abbaglio» (Fulvio Milone, La Stampa 17/2/2010, pagina 5).