Amedeo La Mattina, La Stampa 17/2/2010, pagina 4., 17 febbraio 2010
VERDINI IL TAGLIATESTE
Se i veri amici si vedono nei momenti del bisogno, evidentemente Denis Verdini ne ha pochi, molto pochi. Sarà per il suo modo ruvido di trattare i colleghi di partito (non risponde mai al cellulare) o per il suo ruolo di tagliatore di teste quando si tratta di fare le liste (competenza tra le più ingrate al mondo), la cosa che colpisce è che non ha ricevuto grande solidarietà. Il suo nome è finito nel tritacarne dell’inchiesta fiorentina, i giornali sono pieni di intercettazioni su affari, favori e nomine che trascinano lui e la moglie Simonetta Fossombroni sotto il torchio mediatico, ma non una parola degli altri due coordinatori del Pdl, La Russa e Bondi. Non c’è traccia dei capigruppo, tranne Fabrizio Cicchitto. «La pubblicazione di intercettazioni sulla vita privata dei familiari di Verdini dà l’indice di quale uso barbarico viene fatto di questo micidiale strumento». I ministri? Desaparecidos. Gli unici che si sono spesi per Denis pubblicamente sono stati l’ex presidente del Senato Marcello Pera («Degenerazioni gravi nella giustizia, i procuratori origliano perché non sanno fare più le indagini») e il ministro Gianfranco Rotondi («Indecenti i titoli dei giornali di regime»).
E Silvio Berlusconi? E’ vero, l’ha voluto accanto a sé ieri mattina alla presentazione delle candidate-governatrici. E lui, alto, chioma folta e bianca, era imperturbabile. Poi il premier ha riunito lo stato maggiore del partito e avrebbe manifestato a Verdini «grande solidarietà». Ma qualcuno a via dell’Umiltà ha notato che il Cavaliere, prodigo di attacchi alla sinistra «antropologicamente» cattiva e invidiosa, non ha insultato la procura di Firenze, non ha abbracciato in pubblico il suo Denis. Malelingue, ovviamente. Infatti, durante la riunione riservata Berlusconi ha ascoltato con attenzione quanto aveva da dire Verdini. «Sono andato di mia spontanea volontà alla procura di Firenze perché non ho nulla da nascondere. Potevo non farlo ma ho cercato di non danneggiare il partito. Tra l’altro quelle intercettazioni non sono utilizzabili contro di me perché sono un parlamentare». Il premier ha annuito. «Va bene, tranquillo. Lo sappiamo che è iniziata la campagna elettorale dei magistrati e fino al voto dobbiamo aspettarci di tutto».
Tutto a posto? No, a sentire il ventre del partito dove Verdini è «odiato», sostiene qualcuno che profetizza la sua rimozione da coordinatore dopo le Regionali. C’è chi sostiene che Berlusconi sia preoccupato perché gli avvocati gli avrebbero spiegato che il presidente del Credito cooperativo fiorentino sarebbe dentro quei loschi affari fino al collo, che l’inchiesta riserverà brutte sorprese. Addirittura che Verdini sia socio occulto del gruppo Baldassini-Tognozzi-Pontello di cui è presidente il «carissimo amico» Riccardo Fusi. Si tratta solo di voci, insinuazioni dei nemici dentro il Pdl, che descrivono però il premier molto preoccupato di una nuova Tangentopoli. Ma riscontri a carico di Verdini, accusato di corruzione, ancora non ce ne sono. E fino a prova contraria Berlusconi non ha deciso di mollarlo, cosa che non farebbe mai in campagna elettorale. «Stai tranquillo, Denis», gli ha ripetuto ieri quando ha lasciato via dell’Umiltà. Dopo le Regionali, però, può succedere di tutto. Nei capannelli dei deputati Pdl si dice che il premier e Gianfranco Fini vorrebbero un coordinatore unico per il partito (Sandro Bondi) affiancato da un vice (Italo Bocchino).
Verdini era già stato oggetto di polemiche nel partito perché sarebbe stato lui a presentare l’imprenditore barese Tarantini a Berlusconi (da qui le tribolazioni per la escort D’Addario). Una «leggenda metropolitana» che lui ha smentito ma che la dice lunga sull’«affetto» che lo circonda. Sarà difficile comunque per il Cavaliere fare a meno di Denis, uomo macchina, mentalità organizzatrice da imprenditore, bulldozer efficiente. «Ma protetto - dice un deputato della sua Regione - da certe lobby economiche e finanziarie». Anche dalla massoneria? Lui ha sempre smentito.
Amedeo La Mattina