Varie, 17 febbraio 2010
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Negrelli Giorgio
• Trieste 1940. Storico • «[...] è uno storico, soprattutto delle dottrine politiche, e in quest’ambito ha scritto testi di prim’ordine sul pensiero democratico e sulla Destra storica, sulla realtà e sul mito di Trieste nei rapporti fra Comune e Impero, sull’idea di Nazione, rivolgendo la sua attenzione pure a temi letterari, come in un saggio su Canetti. Nel suo splendido Manuale di storia’ che va dall’età di Costantino alla caduta del Muro di Berlino, non limitandosi solo alla civiltà occidentale – ha offerto un eccezionale panorama, analitico e insieme epico, di una storia plurisecolare, offrendo originali interpretazioni (per esempio sulle trasformazioni del potere) calate in un affresco che rivela la penna di un narratore. A un certo punto della sua esistenza ha sentito [...] la necessità di immaginare come gli uomini vivono ciò che accade nel mondo; ne sono nati alcuni vigorosi e poetici racconti [...] Essi spaziano da epoche favolose – il Medioevo, l’antichità rivisitata – alla realtà contemporanea, grigia e prosaica ma illuminata da pietas e poesia, come nel più bello tra essi, La seduzione, intensa e delicata indagine del mondo famigliare e infantile. Rispetto al disteso e pacato presente storico dei testi storiografici, prevale in quelli narrativi un periodare mosso e spezzato, più vicino al parlato. [...] un [...] autore, radicato sotto il profilo etico-politico nella tradizione del socialismo liberale; anche nei suoi racconti si rispecchia la generosità di un uomo educato ai valori della libertà e della democrazia, succhiati col latte in famiglia (sua madre, militante giovanissima nella Resistenza, è stata impiccata dai tedeschi nel 1944), e mai indulgente al rancore. [...]» (Claudio Magris, ”Corriere della Sera” 17/2/2010).