RAIMONDO BULTRINI, la Repubblica 15/2/2010, 15 febbraio 2010
LA CORSA DI DELHI PER RIPULIRE IL SACRO GANGE
La notizia arriva proprio mentre milioni di pellegrini e asceti si bagnano nel Gange per i riti del Kumbh Mela a Haridwar. Il governo indiano spenderà 4 miliardi di dollari per ripulire le acque del Gange, lungo il cui bacino vive un terzo della popolazione indiana. L’inquinamento, infatti, ha raggiunto livelli talmente preoccupanti da far rischiare ripercussioni religiose altrettanto serie di quelle sanitarie.
credenza comune tra la maggioranza della popolazione di fede hindu che un bagno nel Gange possa eliminare le tracce dei peccati passati, e a dispetto dei livelli di colibatteri, a Varanasi e Haridwar i fedeli compiono le abluzioni del mattino e della sera con una o più sorsate.
Il rischio concreto di un’epidemia, causata da quelle stesse acque considerate miracolose, ha convinto il governo secolare del Congresso a prendere provvedimenti urgenti.
Già ci aveva provato nel 1985, ma nel 2000 il progetto siglato Gap (Progetto di Azione Gange) fu abbandonato dopo aver pesato sul bilancio dello Stato in maniera consistente e senza risultati. Ora i dati confermati dall’Organizzazione mondiale della sanità hanno indotto a riprendere in mano il progetto: su dieci milioni di morti del 2004, ben 500mila hanno contratto malattie dall’acqua contaminata. Per il Gange il governo dà la colpa ai fattori inquinanti lungo tutto il bacino che dall’Himalaya finisce nelle Sundarban, e vorrebbe smantellare entro il 2020 tutti gli impianti industriali che scaricano i residui nel fiume senza sistemi di filtraggio.
Dovrà anche dotare di depuratori i centri urbani, mentre nelle campagne i pesticidi usati in grande quantità penetreranno comunque liberi lungo i 1.500 km del percorso del fiume, oltre che dei suoi affluenti. Tra Patna e Delhi è già statisticamente accertata la più alta concentrazione al mondo di tumori.
Ma nonostante questi potenti veleni nel corpo del "Fiume Madre", il sistema di trattamento previsto non è chimico, bensì frutto di un complesso meccanismo di deviazioni e decontaminazioni "naturali" già sperimentato nell’85. Secondo il Wall Street Journal, che riportava nei giorni scorsi la notizia, l’ispiratore è Veer Bhadra Mishra, un bramino settantenne, ingegnere idraulico a Varanasi. Secondo il suo progetto i residui delle reti fognarie e gli affluenti minori verrebbero deviati esternamente al corso principale dei fiumi e intercettati per il trattamento, come già del resto avviene in molte aree del vecchio esperimento Gap. Il deflusso delle acque reflue finirebbe per creare laghi dove alghe depuranti agirebbero sotto l’effetto del sole e di altri fattori, ricaricandole d’ossigeno.
La stessa acqua verrebbe poi usata per l’irrigazione o fatta rientrare più a valle purificata dei milioni di colibatteri che superano da tempo ogni standard accettabile per l’Organizzazione mondiale della sanità, che sponsorizza il progetto finanziato dalla Banca mondiale.
Un tecnico di laboratorio citato dal giornale americano, Gopal Pandey, sostiene di aver rilevato in uno dei ghat (le gradinate che scendono al fiume) dove si svolgono gran parte dei rituali di abluzione a Varanasi, 29mila pericolosi colibatteri in 100 millilitri d’acqua, ben al di sopra dello standard legale massimo di 500. Anche sulla base di dati come questi si guarda con particolare apprensione alle ripercussioni di una potenziale epidemia durante il grande Festival del Vaso a Haridwar, seguito da media nazionali e stranieri.
Il Kumbh è il simbolo hindu del contenitore del fluido vitale strappato ai demoni e caduto nei 4 angoli sacri del Gange e dello Yamuna. Ma il Kumbh Mela di Haridwar è diventato in questi giorni soprattutto un campo di prova della capacità di Delhi di proteggere questo fiume - così carico di pathos dagli effetti più nefasti della modernizzazione, rappresentata dalle industrie e dagli interessi per lo sfruttamento delle dighe già costruite a monte.
Si aspettano infatti tra i 20 e i 30 milioni di pellegrini da qui a fine aprile, quando si concluderà la festa che celebra il ritorno dell’ampolla nelle mani degli dèi dopo la battaglia coi demoni. Nell’immediato, il governo del Congresso dovrà cercare di contenere le malattie che potrebbero insorgere durante gli snans, i bagni rituali di massa. Il pericolo è che, liberandosi dei peccati di molte vite con una semplice immersione, possano contemporaneamente passare direttamente alla prossima.